Mada: ‘Il 2012 è cominciato male per i giornalisti palestinesi’

Ramallah – InfoPal. Da Mada, Centro palestinese per la libertà d’informazione, affermano: “L’anno nuovo non è cominciato bene in quanto a libertà d’espressione, né per quanto ha riguardato la libertà di esercitare la professione di giornalista per la categoria palestinese”.

Nel primo mese del 2012 ci sono state vaste e ripetute campagne di aggressione da parte israeliana nei confronti dei giornalisti palestinesi, con il ricorso a violenza fisica, l’uso di gas lacrimogeni e proiettili, arresti, tra i quali anche un caso ai domiciliari.

Il contesto nel quale tali violazioni si manifestano maggiormente è quello delle marce pacifiste che ogni settimana organizzano palestinesi e internazionali per protestare contro il Muro d’Apartheid e contro le colonie di Israele in terra palestinese.

Ma le conclusioni non sono migliori sul versante palestinese: “Anche gli apparati di sicurezza nazionali, in Cisgiordania e nella Striscia di Gaza, si macchiano di gravi violazioni contro i giornalisti palestinesi e il dato grava sulle loro già difficili condizioni, ovvero quelle di dover lavorare sotto l’occupazione israeliana”.

Nonostante queste denunce, Mada non nasconde una certa positività per le notizie che giungono dal fronte politico palestinese, con gli ultimi provvedimenti a favore della reintroduzione della stampa che fino ad oggi era stata vietata nelle due aree territoriali palestinesi.  “Questo sebbene siamo ancora in ritardo”, commentano dal Centro.

La comunità internazionale è stata richiamata a intervenire a garanzia dei diritti di categoria nei Territori palestinesi occupati.

Più in generale, Mada chiede che si garantisca il rispetto per la libertà d’espressione in modo esaustivo, e che i protagonisti della riconciliazione nazionale riflettano e agiscano a garanzia di questi diritti.

Il rapporto di Mada