MADA: l’80% dei giornalisti palestinesi si autocensura

Betlemme – Ma’an. Giovedì un gruppo palestinese per i diritti dei media ha pubblicato un rapporto in cui si stima che oltre l’80% dei giornalisti palestinesi pratichi l’autocensura.

Il Centro Palestinese per lo Sviluppo e la Libertà dei Media (MADA) ha pubblicato il rapporto delle sue scoperte in seguito a due studi e incontri sull’autocensura e il suo impatto sulla libertà d’espressione e dei media in Palestina.

Mousa Rimawi, direttore generale di MADA, ha dichiarato che l’autocensura è il più “serio e pericoloso tipo di censura” che i giornalisti affrontano, sottolineando che questa pratica è cominciata durante l’occupazione israeliana, prima della costituzione dell’Autorità palestinese.

Rimawi ha affermato che la censura diretta da parte delle autorità israeliane durante la Prima Intifada alla fine degli anni ’80 ha portato all’autocensura fra i giornalisti palestinesi siccome i media hanno usato diversi metodi per aggirare le restrizioni israeliane.

Ha inoltre dichiarato che l’autocensura è continuata dopo la creazione dell’Anp e si è intensificata “concretamente e pericolosamente” a partire dalla divisione fra Hamas e Fatah nel 2007.

Durante un convegno intitolato “Autocensura: c’è un modo di liberarsene?” sono stati presentati a decine di giornalisti e studenti dei media i risultati di due studi di MADA da cui è emerso che l’80% dei giornalisti che hanno preso parte al sondaggio praticano l’autocensura su tutto o parte del materiale che scrivono o producono.

Oltre il 68% dei giornalisti ha dichiarato che, in un’occasione o nell’altra, i loro datori di lavoro hanno impedito la pubblicazione di un pezzo loro o dei loro colleghi.

I giornalisti hanno inoltre spiegato che l’autocensura non è solo legata alle istituzioni ufficiali, ma anche al timore che la società e gli editori non vogliano discutere argomenti tabù.

Nel dicembre 2013 Mada aveva rilasciato una dichiarazione che documentava le “violazioni preoccupanti” della libertà dei media nella Cisgiordania e nella Striscia di Gaza.

Il rapporto menzionava numerosi arresti arbitrari di giornalisti da parte di forze dell’Anp in Cisgiordania e di forze di Hamas a Gaza.