MADA: negli ultimi quattro anni, 930 aggressioni contro i giornalisti palestinesi

Ramallah – InfoPal. Il Centro palestinese per lo sviluppo e la libertà di stampa, MADA, ha invitato la comunità internazionale a guidare un’azione efficace per mettere fine alle aggressioni israeliane nei confronti dei giornalisti palestinesi nei territori occupati.

Mercoledì 26 settembre, Musa al-Rimawi, direttore del centro, in un comunicato stampa diffuso in occasione della Giornata di solidarietà con il giornalista palestinese, ha dichiarato che negli ultimi quattro anni le aggressioni israeliane contro i giornalisti palestinesi hanno raggiunto i 559 casi. I più gravi hanno riguardato cinque giornalisti uccisi nella Striscia di Gaza: Fadel Shana’a, Omar Silawi, Ala’a Murtaja, Basel Faraj, Ihab al-Wahidi.

Essi fanno parte dei 20 reporter, tra cui i due stranieri, James Miller e Raffaele Cirillo, uccisi nell’ultimo decennio da parte delle forze di occupazione israeliane nei territori occupati palestinesi.

Il direttore del centro si è rivolto alla comunità internazionale, e in particolare a quei Paesi che mantengono forti legami con il governo israeliano, invitandoli ad esercitare pressioni su quest’ultimo perché fermi gli attacchi contro i giornalisti, e rispetti la libertà di espressione garantita dalle convenzioni internazionali.

Nello stesso contesto, al-Rimawi ha affermato che negli ultimi quattro anni, si sono verificate almeno 930 aggressioni contro i giornalisti palestinesi e la libertà di stampa nei territori occupati, 371 perpetrate dalle autorità palestinesi.

Il direttore del centro ha sottolineato la preoccupante escalation delle violazioni contro la libertà di espressione nei territori palestinesi occupati.

Egli ha riferito che le aggressioni contro la libertà di stampa nei territori occupati della Cisgiordania e della Striscia di Gaza sono in aumento: esse hanno raggiunto  un livello notevole nel 2011. E ha citato l’arresto dei giornalisti palestinesi Walid Khaled e Muhammed Mona, il corrispondente di Quds Press International, arrestati dai servizi di sicurezza di Ramallah, mentre altri giornalisti palestinesi sono tuttora  ricercati sia dall’Autorità palestinese sia dall’occupazione israeliana.