Madre incinta ed i suoi due figli perdono la casa dopo demolizione israeliana

Negev-PIC. Giovedì, dei bulldozer israeliani hanno demolito una casa palestinese nel villaggio di Zarnuq, nel Negev, lasciando una famiglia di quattro membri senza casa.

Il cittadino palestinese Mohammed Abu Kweidar ha affermato che le la polizia israeliana e le forze speciali, scortate da un bulldozer, sono entrate nel villaggio alle prime luci dell’alba e hanno demolito la casa di suo fratello Akef, 30 anni, con la scusa della “costruzione senza permesso”.

Negli ultimi cinque anni, le autorità d’occupazione hanno ripetutamente respinto gli appelli di Akef per un permesso per costruire una casa per la sua famiglia.

Sua moglie, incinta, ed i suoi due figli, vivevano nella casa demolita.

Zarnuq è uno dei 45 villaggi non riconosciuti dalle autorità israeliane nel deserto del Negev, costantemente oggetto di demolizioni a favore di progetti per l’espansione delle colonie.

Circa 240 mila palestinesi vivono nel deserto del Negev, in villaggi e comunità stabiliti centinaia di anni fa.

Israele non riconosce queste comunità e si rifiuta di fornire loro servizi di base, come acqua ed elettricità, e li attacca in ogni modo possibile per spingerli ad abbandonare le loro terre.