Mandiamo lettere di protesta alla direzione del tg3 per l’inqualificabile servizio svolto in questi giorni.

 

Infopal. Tg3 delle 14. Mancava Pagliara, è vero, ma la mezzobusto e l’inviata a Sderot hanno saputo sostituirlo egregiamente nella neo-lingua orwelliana che sta contraddistinguendo tv e giornali: la guerra è pace, la vittima è carnefice, i razzetti sono bombe, una popolazione inerme è terrorista, il terrorismo israeliano è difesa, i bombardamenti a senso unico sono conflitti tra truppe, e così via. Mancava solo il coro: “G.F.!…G.F.!….!” come in 1984 di Orwell, poi, lo scenario era perfetto.

Pubblichiamo qui di seguito la lettera di una collega di Roma, una fotografa e Donna in Nero, spedita alla direzione del Tg3, invitando i lettori a fare altrettanto.

Mandiamo lettere in copia anche all’Ordine nazionale dei Giornalisti: odg@odg.it

Al Direttore del TG3 Sedetg3@rai.it

Egregio Direttore,abbiamo ascoltato
con sorpresa prima e estremo disgusto poi i servizi inviati dal vostro
corrispondente Claudio Pagliara da Gerusalemme riguardante le stragi
dell’esercito israeliano contro la popolazione di Gaza.E’ inaudito che
un vostro giornalista – pagato con i nostri abbonamenti – usi un
linguaggio così di parte. Più che un giornalista sembra un portavoce
dell’esercito israeliano.Vorrei ricordarLe che in Israele esistono
associazioni per la pace, ragazzi che rifiutano il servizio militare,
donne e uomini che vogliono il dialogo tra i due popoli, per esempio.
Nulla di tutto questo viene mai riportato dal vostro corrispondente.
Tutta la stampa internazionale parla di strage del popolo palestinese
di Gaza, ma il vostro imperterrito Claudio Pagliara prepara un servizio
da Sderot a giustificazione dell’azione criminale dell’esercito
israeliano.Chiediamo l’immediata revoca di tale poco attendibile
giornalista da una sede così delicata.Distinti saluti.

luisa di gaetano

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