Marwan Barghuthi: unità palestinese preludio necessario all’unità araba

Ramallah. “L’unità è una legge base per il successo delle nazioni”, è quanto ha dichiarato Marwan Barghuthi, membro del Consiglio legislativo palestinese al deputato arabo della Knesset Muhammad Barake, durante la visita di quest’ultimo al centro di detenzione di Haradim, dove il parlamentare palestinese si trova rinchiuso dal 2002 con l’accusa di aver attaccato e ucciso alcuni civili e militari israeliani.

Nel corso della visita, durata due ore, i due avrebbero discusso il caso delle migliaia di palestinesi detenuti nelle strutture israeliane, con particolare riferimento ai leader politici.

Da parte sua, Barghuthi, leader di Fatah e fautore del movimento di unità nazionale, ha raccomandato ai palestinesi di approfittare del clima favorevole per unirsi al resto degli arabi e opporsi alle macchinazioni israeliane. Come ha evidenziato Barghuthi, quest’unità generale implica anche la fine delle divisioni interne palestinesi: egli si è quindi augurato che il suo popolo sfrutti con successo i dialoghi del Cairo del prossimo 7 luglio.

Barghuthi ha poi aggiunto di essere disposto ad accogliere qualsiasi accordo che conduca alla rivitalizzazione del Clp e del Consiglio nazionale come organi fondamentali dello stato palestinese.

Insieme alla riconciliazione interna, ha proseguito, assume a questo punto grande importanza anche il successo della sesta conferenza di Fatah, programmata per il prossimo 4 agosto a Betlemme.

Per quanto riguarda i rapporti con Israele, secondo il leader, sarebbe invece accettabile soltanto un congelamento delle trattive di pace. Lo stesso Barghuthi ha dichiarato il proprio assenso totale alla politica di pressioni su Israele, volta a fermare le attività di colonizzazione in Cisgiordania, a sollevare l’assedio di Gaza e liberare i prigionieri politici.

A questo proposito, il parlamentare detenuto non ha mancato di riferire a Barake delle dure condizioni di alcuni carcerati condannati al confino solitario, e di sollecitarlo a muoversi in favore della loro causa.

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