Marzo 2011: insediamenti israeliani aumentati del 68%

Ramallah – InfoPal. A marzo 2011, gli insediamenti israeliani in terra palestinese hanno subìto una crescita del 68%.

Un nuovo rapporto pubblicato dal “Centro di documentazione su Muro e colonie israeliane” specifica che nella percentuale si individuano i seguenti dati: il 63% è rappresentato dagli attacchi dei coloni israeliani, il 2% dall'avanzamento delle colonie e il 3% dei piani coloniali annunciati.

La presenza dell'occupazione è aumentata del 34% e gli assalti contro terra e risorse naturali sono cresciuti dell'8% insieme alle aggressioni a sfondo religioso.

Attacchi i palestinesi: 214 sono stati gli attacchi dei coloni israeliani, di frequente scortati dai militari dell'occupazione o alla presenza di questi ultimi. Il rapporto ha raccolto una casistica con 146 attacchi condotti secondo diverse tecniche terroristiche: dalla chiusura delle strade all'incendio di autovetture palestinesi, dal lancio di pietre al ricorso di armi contro cittadini e proprietà palestinesi, all'insediamento di nuovi avamposti.

Inoltre, si sono registrati attacchi contro 50 bambini palestinesi e diversi tentativi di rapimento di minori da parte dei coloni israeliani.

Attacchi alle proprietà palestinesi: 90 case palestinesi sono state demolite, due sono state evacuate con la forza a Beit Hanun e 76 ordini di demolizioni sono stati consegnati.

1.347 ettari di terra palestinese sono stati danneggiati a marzo scorso: 662 ettari sono stati confiscati con la forza; 1.214 alberi – in gran parte ulivi – sono stati sradicati e, parallelamente, il governo ha approvato la costruzione di 2.120 unità abitative ad al-Quds (Gerusalemme).

Nel rapporto si includono altresì i dati relativi ad arresti e ferimenti di residenti palestinesi e internazionali nei villaggi di Nabi Saleh, Beit Amer, Ni'lin, Bil'in e Silwan. Queste operazioni hanno investito le  manifestazioni non-violente contro Muro d'Apartheid e colonie israeliane.

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