Marzo, l’occupazione ha arrestato 330 palestinesi e ne ha uccisi 3

Gaza-InfoPal. Un centro per i diritti umani ha riferito che nel mese di marzo, le forze di occupazione israeliane hanno effettuato più di 295 incursioni nei villaggi, nelle città e nei campi profughi della Cisgiordania, Gerusalemme e la Striscia di Gaza.

Nel suo rapporto mensile, il Centro studi Asra Filastin (Prigionieri della Palestina) ha reso noto che “nel mese di marzo, 330 palestinesi sono stati arrestati dalle forze di occupazione, alcuni sono stati rilasciati dopo un interrogatorio durato ore o giorni, mentre molti di loro sono ancora in carcere”.

Il rapporto ha evidenziato che la città di Hebron ha avuto il numero più alto di arrestati, con 130 persone arrestate nel mese di marzo.

Il centro ha osservato che tra gli arrestati ci sono 90 bambini, sei donne, un deputato del Consiglio legislativo palestinese, oltre ad alcuni ex detenuti liberati dalle carceri israeliane, leader dell’attivismo nazionale, giornalisti e attivisti dei diritti umani. E ha aggiunto che le autorità di occupazione hanno deportato il prigioniero, Ayman Sharawna, nella Striscia di Gaza, dopo aver condotto uno sciopero della fame per otto mesi consecutivi, mentre il tribunale militare di Ofer ha comminato 60 anni di carcere più l’ergastolo al detenuto di Gerusalemme, Ishaq ‘Arafa.

Il centro ha quindi esortato le organizzazioni internazionali “ad intervenire per porre fine all’attacco feroce e le campagne di arresti, che non si fermano, contro il popolo palestinese della Cisgiordania, Gerusalemme e la Striscia di Gaza”.

Riferendosi sempre al mese di marzo, Asra Filastin ha rivelato che le forze di occupazione israeliane hanno ucciso tre palestinesi. Si è trattato di Mohammad Samih Asfour (22 anni) di Aboud, provincia di Ramallah, ucciso durante gli scontri avvenuti a margine delle manifestazioni di solidarietà con i detenuti nelle carceri israeliane. Mahmoud al-Titi (19 anni) dal campo di al-Fawwar, a Hebron, ucciso negli scontri con i soldati israeliani nella città. Mentre il terzo, Mu’aiad Gazawna (35 anni) dalla città di Ramallah, è stato ucciso dalle forze di occupazione israeliane che hanno sparato il gas lacrimogeno contro la macchina sulla quale viaggiava per cercare di guadagnarsi da vivere, per sé e per sua famiglia.