Massacro a Jabaliya: 7 militanti delle Brigate Al-Qassam fatti a pezzi da missili israeliani. Duro assedio alla città.

Dal nostro corrispondente.

Questa mattina, sono stati uccisi 7 membri delle Brigate Izzeddin Al-Qassam, ala militare di Hamas, e decine di altri cittadini, tra cui una donna, sono stati feriti, a seguito del bombardamento dell’aviazione israeliane contro un’area a est del campo profughi di Jabaliya, nel nord della Striscia di Gaza.

Nel frattempo, le truppe israeliane si sono ritirate dal villaggio di Farahin, a sud della Striscia di Gaza.

Le 7 vittime, colpite da numerosi missili, sono: Ahmad Abu Al-Aish, 20 anni, Rami Abu Rashid, 18 anni, Sakhir Abu Jabal, 18, Mahmoud Shakorra, ‘Imad ‘Atatuwah, Sulaiman Al-Ar e Fayez Al-Ar.

Fonti sanitarie dell’ospedale Kamal Odwan hanno riferito che i corpi delle vittime sono arrivati a pezzi. Tra i numerosi feriti, due sono stati definiti "clinicamente morti": Hani Al Masri e Hani Siyam.

Fonti della sicurezza palestinese e testimoni oculari hanno confermato che un convoglio di veicoli militari si è ritirato da Beit Hanoun, nel nord della Striscia di Gaza, lasciandosi dietro una devastazione di proprietà e infrastrutture palestinesi.

L’assedio è durato sei ore: le forze di occupazione hanno attaccato la città facendo uso dell’artiglieria pesante e dei missili dell’aviazione militare.

5 cittadini sono stati arrestati e condotti in una località sconosciuta.

Anche le ambulanze che stavano trasportando i feriti in ospedale sono state bombardate dagli aerei da guerra israeliani.

Nel sud della Striscia di Gaza, dopo due giorni di assedio e devastazione, le forze israeliane si sono ritirate dalla città di Khuza’a, a est di Khan Younis.

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