Migliaia di palestinesi a rischio dopo che il WFP delle Nazioni Unite annuncia il taglio degli aiuti

PIC. Il movimento Hamas ha rifiutato le giustificazioni del World Food Program (WFP – Programma Alimentare Mondiale) delle Nazioni Unite sul taglio dei servizi alimentari offerti ai rifugiati palestinesi indigenti nella Striscia di Gaza e in Cisgiordania.

“Si prevede che i servizi ridotti porteranno a conseguenze terrificanti per centinaia di migliaia di palestinesi che dipendono dall’assistenza alimentare fornita dal WFP come loro unico mezzo di sostentamento”, ha detto Hamas in un comunicato.

“I servizi del WFP sono estremamente necessari, specialmente durante la situazione attuale, dato che la popolazione palestinese ha affrontato difficili condizioni umanitarie a causa dei 12 anni di assedio israeliano su Gaza e delle opprimenti politiche israeliane”.

Hamas ha fatto appello al WFP affinché receda dalla sua decisione e faccia del suo meglio per porre rimedio all’insufficienza finanziaria.

Il movimento ha anche sollecitato la comunità internazionale e i donatori a fornire sostegno immediato al WFP che provvede ai servizi essenziali per i rifugiati palestinesi indigenti.

Il World Food Programme (WFP) delle Nazioni Unite ha affermato che sarà interrotto l’aiuto alimentare a circa 190.000 palestinesi a Gaza e nella Cisgiordania occupata a causa di mancanza di fondi.

L’annuncio di mercoledì segue il taglio dei fondi assistenziali degli Stati Uniti alle agenzie umanitarie che operano nei Territori occupati. Riguardo a tali fondi, questa settimana, l’agenzia delle Nazioni Unite responsabile dei rifugiati palestinesi ha detto che mezzo milione in meno di palestinesi beneficeranno degli aiuti.

L’assistenza del WFP è stata un’ancora di salvezza per decine di migliaia di persone che hanno esaurito tutte le loro esigue risorse provando a superare continue e crescenti avversità”, ha detto Stephen Kearney, direttore del WFP in Palestina.

“Mentre si allarga il divario tra il crescente bisogno di cibo e le risorse disponibili, il WFP non ha altra alternativa se non prendere queste difficili decisioni”.

Dal 1° gennaio, l’agenzia delle Nazioni Unite sospenderà gli aiuti alimentari a 27.000 persone in Cisgiordania.

Inoltre, gli aiuti alimentari a 165.000 persone nel territorio e nella Striscia di Gaza sotto assedio saranno ridotti del 20 per cento da 10 a 8 dollari a persona al mese.

I tagli degli Stati Uniti riguardano il 40 per cento del totale dei finanziamenti del WFP, ha dichiarato Kearney.

“Il maggiore donatore che abbiamo avuto in passato sono stati gli Stati Uniti. Hanno tagliato i finanziamenti, non solo alla UNRWA (Agenzia delle Nazioni Unite per il Soccorso e l’Occupazione), che si occupa dei rifugiati a Gaza, ma anche al resto della comunità umanitaria, tra cui il WFP”, ha affermato.

“Ci appelliamo alla comunità di donatori internazionale per rafforzare il suo supporto e aiutarci a prevenire ulteriori avversità”.

Kearney ha affermato che i problemi di fondo di Gaza rimarranno fino a quando Israele manterrà il suo blocco.

Traduzione per InfoPal di Giulia Zeppi