Ministero degli Esteri palestinese promette di perseguire legalmente ambasciatore USA per aver riconosciuto progetti coloniali

Ramallah – WAFA. Martedì, il ministero degli Affari esteri e degli espatriati si è impegnato a perseguire legalmente l’ambasciatore degli Stati Uniti in Israele, David Friedman, dopo che questo ha riconosciuto il progetto coloniale chiamato “Città di David” nella città occupata di Gerusalemme.

Il ministero ha affermato in una dichiarazione che tutta Gerusalemme Est è un territorio palestinese occupato dal 1967, ed “è l’eterna capitale dello Stato di Palestina, nonostante Friedman e la sua amministrazione uscente […]”.

Ha ritenuto che “le dichiarazioni bigotte di Friedman sono una flagrante violazione della legittimità internazionale e delle sue risoluzioni, del diritto internazionale e delle tradizioni diplomatiche”.

Il ministero ha affermato che si assumerà la responsabilità di seguire la questione con esperti legali e le autorità interessate per discutere la possibilità di ritenere Friedman responsabile dinanzi a tribunali internazionali e specializzati.

La dichiarazione condanna il riconoscimento di Friedman del progetto coloniale della Città di David, che è arrivato due giorni prima della fine dei suoi doveri come ambasciatore degli Stati Uniti in Israele, e lo considera “illegale, non valido e riflette le intenzioni di Friedman e la sua oscura ideologia che cerca di attaccare non solo il suo paese, ma la costituzione ed i principi statunitensi, e cerca di impiegarli a beneficio della narrativa israeliana a Gerusalemme”.

Friedman ha affermato che l’ambasciata degli Stati Uniti riconosce la “Città di David come una testimonianza dell’eredità giudaico-cristiana degli Stati Uniti e dei principi fondanti”.