Ministero della Sanità di Gaza: 142 palestinesi uccisi e 16.496 feriti dalle forze israeliane dal 30 marzo

Gaza – Quds PressSecondo i dati ufficiali rilasciati giovedì dal ministero della Sanità palestinese, il bilancio totale dei morti nella Striscia di Gaza, dal 30 marzo (data di inizio delle proteste della “Grande Marcia del Ritorno”), è di 142 morti, tra cui due donne e 18 minorenni, e di 16.496 feriti da proiettili, tra cui 3.126 minorenni e 1.362 donne, e 496 asfissiati da gas lacrimogeni. 68 feriti hanno subito l’amputazione di un arto.

Il ministero ha sottolineato che due paramedici sono stati uccisi durante le proteste, mentre altri 325 sono rimasti feriti.

Feriti e tipi di ferite.

7.901 feriti sono stati trattati sul posto, nei punti medici allestiti ai confini della Striscia di Gaza, mentre il settore ospedaliero, già molto in crisi a causa del blocco e dell’assedio israelo-egiziano, si è occupato di altri 8.695.

391 feriti (dei 16.496) sono in condizioni gravi, mentre 3.992 hanno ferite “medie” e 12.113 “lievi”.

Le forze di occupazione israeliane hanno ferito 4.190 palestinesi con munizioni letali, 529 con proiettili di metallo rivestiti di gomma, 4.356 con frammenti e altro; ne hanno asfissiati 7.421 con gas lacrimogeni.

Secondo i dati medici ufficiali, 613 civili sono rimasti feriti alla testa e al collo, 362 al petto e alla schiena, 392 all’addome e alle pelvi, 1239 agli arti superiori del corpo, 5.383 agli arti inferiori. Altri 1.087 sono stati feriti in “più parti”.

Il ministero sottolinea che ci sono stati 68 casi “amputazione“, tra cui 60 negli arti inferiori, e un caso negli arti superiori, e 7 casi alle dita della mano.

Squadre di soccorso nel mirino.

Il ministero della Sanità di Gaza ha affermato che le forze di occupazione prendono di mira le squadre di soccorso palestinesi che lavorano al confine di Gaza: i paramedici Musa Abu Hussein e Razan al-Najjar sono stati uccisi, e altri 325 tra medici e paramedici sono rimasti feriti o asfissiati da gas lacrimogeni. 58 ambulanze sono state parzialmente distrutte .

Il 30 marzo 2018, i palestinesi della Striscia di Gaza hanno dato il via a un movimento di protesta chiamato “Grande Marcia del Ritorno” in concomitanza con l’anniversario della “Giornata della Terra”, per chiedere il diritto al ritorno per i profughi palestinesi e la revoca dell’assedio israeliano sulla Striscia di Gaza. Le manifestazioni sono ancora in corso.

Traduzione di InfoPal