Ministro giordano afferma che il suo Paese non rinuncerà al diritto di protettorato sui luoghi santi

Quds Press. Il ministro dello Sviluppo politico giordano, Khaled Al-Kalalad, ha affermato che il suo Paese non rinuncerà al suo diritto di protettorato sui luoghi santi islamici e cristiani nella Gerusalemme occupata.

In alcune dichiarazioni rilasciate martedì 28 ottobre a “Quds Press”, Al-Kalalad ha dichiarato che “la Giordania, con i suoi orientamenti monarchici, si opporrà a tutti i tentativi di Israele che mirano a creare un nuovo e concreto ordinamento sui territori attraversati dalla suddivisione spaziale e temporale della moschea di al-Aqsa, e ad aumentare gli insediamenti”.

Il ministro giordano ha, inoltre, sottolineato che il suo Paese “dirige un movimento diplomatico per fronteggiare le politiche israeliane rivolte a Gerusalemme, questo secondo accordi sottoscritti tra le due parti, nel segno dell’accordo “Wadi Araba” che, firmato tra le due parti nel 1994, ha sancito il diritto della Giordania di protettorato sui luoghi sacri islamici nella città di Gerusalemme.

Al-Kalalad ha affermato in base all’evidenza che l’“estrema destra israeliana sta conducendo una campagna di attacchi sistematici contro la moschea di Al-Aqsa e sta tentando di dividerla attraverso una legge emanata dalla Knesset meno di un anno fa”, sottolineando che gli attacchi israeliani alla moschea “sono in corso dall’anno dell’ascesa al potere dell’estrema destra israeliana”.

Traduzione di Sonia Li Veli