Ministro israeliano: uno Stato musulmano dell’Asia potrebbe presto riconoscere Israele, ma non è il Pakistan

MEMO. Un ministro del governo israeliano ha confermato che c’è un quinto Stato a maggioranza musulmana in Asia che potrebbe presto normalizzare le relazioni con Tel Aviv, ma ha specificato che non è il Pakistan.

Il ministro per la Cooperazione regionale, Ofir Akunis, ha dichiarato all israeliana Ynet TV che esiste la possibilità per altri due Paesi di normalizzare le relazioni con Israele. Ha previsto che “ci sarà un annuncio americano su un altro Paese che sta rendendo pubblica la normalizzazione delle relazioni con Israele e, in sostanza, con le infrastrutture per un accordo – un accordo di pace”.

Secondo quanto riferito, uno di questi paesi si trova nel Golfo, ma ha escluso l’Arabia Saudita, lasciando quindi credere che potesse essere l’Oman. L’altro Paese si trova più a est di Israele, verso l’Asia, ed è un “paese musulmano non piccolo”.

Okif ha però scartato la possibilità che si tratti del Pakistan, su cui ricadevano più sospetti dopo che il primo ministro pakistano Imran Khan aveva ammesso che le nazioni “amichevoli” avevano fatto pressioni su Islamabad per stabilire relazioni diplomatiche con Tel Aviv.

Si pensa che quelle nazioni “amichevoli” siano l’Arabia Saudita e gli Emirati Arabi Uniti, in particolare dopo che il ministro degli Esteri pakistano Shah Mahmood Qureshi ha detto agli Emirati Arabi Uniti all’inizio di questa settimana che “non stabiliremo e non potremo stabilire una relazione con Israele fino a quando una soluzione concreta e permanente alla questione palestinese non sarà trovata”.

Gli elementi descritti da Okif lasciano pensare all’Afghanistan, l’Indonesia, la Malesia e il Bangladesh, unici Paesi a maggioranza musulmana “non piccoli” e che non hanno rapporti aperti con Israele.

La scorsa settimana, l’Indonesia ha ribadito che non riconoscerà Israele fino a quando le richieste e i diritti dei palestinesi non saranno soddisfatti, e la Malaysia ha affermato questa posizione in Senato. Nel frattempo il Bangladesh ha detto all’agenzia di stampa britannica Reuters che “la nostra posizione rimane la stessa”, mettendo da parte anche questa opzione.

Il mistero sul quinto paese che normalizzarà i legami con Israele arriva dopo che quattro nazioni arabe lo hanno fatto, quest’anno, iniziando dagli Emirati Arabi Uniti ad agosto e poi seguiti da Bahrain, Sudan e, più recentemente, Marocco.

Quei paesi hanno tutti ricevuto qualcosa in cambio dagli Stati Uniti per il loro riconoscimento. Gli Emirati Arabi Uniti sono stati dotati di caccia F-35, il Sudan è stato rimosso dalla lista degli sponsor del terrorismo e il Marocco ha visto riconosciuta la sua sovranità sul Sahara occidentale.

Traduzione per InfoPal di Chiara Parisi