Mohammed Nazzal, membro dell’Ufficio politico di Hamas ha espresso la propria sorpresa per le dichiarazioni del presidente dell’Anp, Mahmoud Abbas, secondo cui i colloqui per la formazione di un governo di unità nazionale hanno raggiunto un punto morto. Nazzal evidenzia come tali affermazioni siano giunte dopo l’incontro a Ramallah tra Abbas e il Segretario di Stato Usa Condoleezza Rice.
"Non è la prima volta che Abbas diffonde queste dichiarazioni pessimiste – ha sottolineato Nazzal -. L’aveva già fatto dopo il suo incontro con la Rice durante il viaggio a New York, in occasione dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite, un paio di mesi fa".
E ha aggiunto che tali cambiamenti di atteggiamento e di dichiarazioni, "provano che le decisioni ufficiali nazionali non sono indipendenti e che ci sono interventi regionali e internazionali".
Il politico ha anche criticato le obiezioni sollevate dai dirigenti di Fatah sul diritto di Hamas a ottenere i ministeri delle finanza e degli interni, sottolineando come Hamas si sia spinta molto lontano concedendo privilegi nonostante sia il blocco maggioritario nel Consiglio Legislativo Palestinese. E ha aggiunto: "Hamas ha accettato l’esclusione del premier Ismail Haniyah, del ministro degli Esteri, Mahmoud Az-Zahhar, del ministro degli Interni Sa’id Siyam dal governo di unità nazionale, sebbene si tratti di figure prominenti nel movimento. Questo è considerato un grande sacrificio da parte di Hamas".
Inoltre, ha evidenziato che Hamas ha accettato di avere 9 ministeri invece di 16 – sul totale di 24 – nel prossimo governo, nonostante controlli il 60% dei seggi parlamentari. E questo, per formare il governo di unità nazionale.