Moschea di Al-Aqsa: invasioni e assalti di israeliani all’ordine del giorno

Moschea di Al-Aqsa: invasioni e assalti di israeliani all’ordine del giorno

Al-Quds (Gerusalemme) – InfoPal. Uno studio condotto dalla Fondazione al-Aqsa per il patrimonio storico-religioso e dall’omonima Fondazione di architettura, ha individuato tre modalità precise con cui Israele commette violazioni al patrimonio religioso di al-Quds (Gerusalemme).

1. Invasioni di estremisti israeliani e coloni ai luoghi di culti islamici e cristiani per svolgervi riti;
2. sopralluoghi di agenti in borghese, militari e poliziotti israeliani;
3. sopralluoghi di agenti dell’Intelligence israeliana nel perimetro dei luoghi sacri, compresa la moschea di Al-Aqsa.

L’obiettivo israeliano: ‘aumentare la presenza ebraica a Gerusalemme’. Questo è uno degli obiettivi israeliani dietro le tre modalità per mezzo delle quali si istiga la comunità palestinese. La media mensile degli israeliani, coloni compresi, che hanno preso d’assalto l’area sacra è salita nel 2012 fino a 450 persone per episodio, a 300 quella di agenti dei servizi segreti in borghese.

“Arrivano al mattino presto, e non c’è giorno della settimana che non li si avvisti nell’area sacra. Marciano sfilando con bandiere israeliane in direzione della moschea di Al-Aqsa. Puntualmente sono protetti da agenti israeliani. Dalla Fondazione riteniamo che questo metodo sia estremamente rischioso, perchè l’intenzione di mettere le mani sulla moschea potrebbe voler suggellare il programma sionista di ebraicizzare la Città santa”, stando alle dichiarazioni provenienti dalla Fondazione palestinese.

Invasioni e assalti. Dall’inizio dell’anno, nei vari round di assalti, è stata calcolata una presenza di 2.722 israeliani e coloni con una media di 450 al mese. Una presenza di 1.953 agenti e militari israeliani con una media di 300 al mese”. 

Episodi che prendono nuova forma. I cambiamenti registrati nel 2012 riguardano la frequenza e l’accanimento nella partecipazione. Se fino al 2012 queste invasioni avvenivano in concomitanza con le festività religiose ebraiche, adesso sono fatti all’ordine del giorno.
E ancora dalla Fondazione, si confida: “guarda caso sul calendario ebraico sono aumentate le festività che israeliani e coloni celebrano sui siti sacri dell’Islam e del Cristianemsimo a Gerusalemme. I media israeliani sono sempre presenti a coprire tali eventi, come era accaduto di recente quando soldati israeliani avevano issato una bandiera israeliana sul Duomo della Roccia”. 

Si cita anche un episdio risalente a due giorni fa, quando circa 30 giornalisti israeliani avevano seguito l’assalto della moschea da parte di queste organizzazioni ebraiche.

‘Campanello d’allarme per Al-Aqsa’. “Siamo certi che chi organizza queste invasioni abbia tutta l’intenzione di inasprire la provocazione verso i palestinesi. Ai tribunali israeliani sono state sottoposte numerose petizioni da questi israeliani con la richiesta del riconoscimento del diritto a pregare sui siti religiosi dei fedeli palestinesi, compresa la moschea di Al-Aqsa”.

Elisa Gennaro