MSF: più di mille palestinesi feriti da Israele a rischio d’infezione

Ginevra-MEMO. L’organizzazione internazionale Medici Senza Frontiere (MSF,) ha affermato che oltre mille abitanti di Gaza feriti da Israele sono a rischio di infezione, il che potrebbe portare ad invalidità permanente o alla morte.

In una dichiarazione rilasciata giovedì, MSF ha affermato che “l’enorme numero di pazienti con ferite d’arma da fuoco complesse e gravi sta travolgendo il sistema sanitario di Gaza”, ciò significa che le loro ferite spesso non vengono curate. Questo “potrebbe portare ad invalidità permanente per molti pazienti, e le infezioni non trattate comportano il rischio di amputazione o addirittura di morte”, ha aggiunto l’organizzazione.

La MSF ha sottolineato che la crisi è stata causata dalla gravità delle ferite inflitte dalla politica israeliana di “sparare per mutilare” durante la Grande Marcia del Ritorno. L’organizzazione ha spiegato: “Si tratta di lesioni complesse e gravi che non guariscono rapidamente”. Ha aggiunto che “la loro gravità e la mancanza di un trattamento adeguato nel sistema sanitario paralizzato di Gaza significa c’è un grande rischio d’infezione”.

La MSF ha sottolineato che la situazione equivale ad “un’emergenza sanitaria al rallentatore”. Marie-Elisabeth Ingres, capo della missione MSF in Palestina, ha affermato: “Molti pazienti sovraccaricherebbero [persino] i migliori sistemi sanitari del mondo. A Gaza manca attualmente la capacità di diagnosticare correttamente le infezioni ossee”.

L’organizzazione MSF stima che il 25 per cento dei pazienti con fratture siano infetti – pari a più di mille abitanti di Gaza.

Per combattere la crisi, l’organizzazione ha invitato “le autorità in Palestina e Israele a facilitare il trasferimento di questi pazienti all’estero [e ha invitato] altri paesi della regione e di tutto il mondo a farsi avanti ed offrire finanziamenti e spazio nei loro ospedali”.

Eppure, l’embargo israeliano sulla Striscia, che dura da 11 anni, regolarmente priva i quasi due milioni di abitanti di Gaza dall’accesso adeguato all’assistenza sanitaria. All’inizio di questo mese, il dott. Essam Yousefi, capo del Comitato popolare internazionale per sostenere Gaza, ha affermato che il settore sanitario a Gaza si è deteriorato a un livello senza precedenti. Ha aggiunto che il problema “non può essere ignorato”, poiché queste istituzioni non sono in grado di fornire servizi adeguati ai cittadini di tutta Gaza.

Questa crisi significa che i farmaci tanto necessari sono spesso indisponibili per i pazienti. A riguardo, il vice-ministro della Sanità, Yousef Abu-Rish, ha affermato a novembre che il 47 per cento dei farmaci scarseggia a Gaza. Anche le interruzioni di corrente a causa di carenze di carburante sono comuni, e ciò significa che numerosi reparti ospedalieri, tra cui quelli per la dialisi, la terapia intensiva, la chirurgia e le unità neo-natali non sono in grado di trattare o fornire assistenza ai pazienti.

Traduzione per InfoPal di F.H.L.