Mufti saudita: l’ISIL è il nemico numero uno dell’Islam

PressTv. Il Gran Mufti dell’Arabia Saudita, lo Sheikh Abdul Aziz al-Sheikh, ha fermamente condannato i terroristi takfiri dell’ISIL per i loro crimini in Medio Oriente e per la violazione dei principi e degli insegnamenti islamici.

In una dichiarazione divulgata martedì 19 agosto, ha descritto i terroristi takfiri come “il nemico numero uno” dell’Islam, rilevando che l’estremismo, il radicalismo e il terrorismo non hanno nulla a che fare con l’Islam.

Il noto mufti ha anche chiesto un rapido cambiamento della posizione saudita riguardo all’ISIL e a altri gruppi legati ad al-Qa’ida.

La scorsa settimana, il Gran Mufti dell’Egitto, Shawqu Allam, ha reso considerazioni analoghe, dicendo che l’ISIL costituisce un pericolo per l’Islam e i musulmani, offusca la sua immagine e estende la corruzione.

Nel frattempo, il consiglio dei ministri iracheno ha ammesso in una recente dichiarazione che Riyadh sta sostenendo e finanziando i militanti takfiri dell’ISIL.

“Noi riteniamo che (l’Arabia Saudita) sia responsabile di quello che questi gruppi stanno ricevendo in termini di supporto finanziario e morale”, affermala dichiarazione. 

Il governo iracheno ha inoltre informato il Segretario generale dell’ONU Ban Ki-moon che Riyadh deve essere ritenuta responsabile per la recente ondata di attentati terroristici che hanno provocato molti morti in Iraq.

I terroristi dell’ISIL commettono crimini efferati nelle zone conquistate, come l’esecuzione di massa di civili, soldati e ufficiali dell’esercito iracheno.

I leader iracheni hanno accusato l’Arabia Saudita e il Qatar per la crisi della sicurezza e per il terrorismo crescente nel loro paese, denunciando Riyadh come uno dei principali sostenitori del terrorismo globale.

I terroristi hanno legami con i servizi segreti sauditi e si ritiene siano indirettamente sostenuti dal regime israeliano.

Traduzione di Edy Meroli