Muhammad Abu Khdeir è stato bruciato vivo

Image To The Left By Muthana Najar, Facebook Imemc. Di Chris Carlson. Reperti autoptici iniziali rivelano che il 16 enne Muhammad Hussein Abu Khdeir, respirava ancora quando è stato bruciato dopo essere stato aggredito dai suoi rapitori israeliani. 

Il procuratore generale palestinese, Mohammad Abul-Ghani al-Oweiwy, ha partecipato all’autopsia in Cisgiordania dopo che il corpo era stato consegnato a un team medico. 

Gli studi forensi hanno trovato tracce di materiale carbonizzato nei polmoni, cosa che indica che Muhammad respirava ancora quando è stato bruciato, secondo WAFA. Il 90% del corpo dell’adolescente è stato bruciato, con una gravità dal 1° al 4° grado. 

Il minore è stato anche picchiato sulla testa, segni di percosse e di commozione cerebrale erano evidenti. 

Il Centro forense palestinese ha preso campioni e tessuti dal corpo, da sottoporre ad ulteriori analisi prima di una dettagliata relazione finale, secondo Arabs48.

Il sedicenne Muhammad Hussein Abu Khdeir è stato rapito fuori dalla sua casa, nel quartiere di Shu’fat nella Gerusalemme Est occupata, da un gruppo di Israeliani che lo hanno spinto in un’auto che è corsa via. 

Il corpo bruciato del ragazzino è stato trovato ore dopo in un terreno abbandonato in un’altra zona della città, scatenando le proteste del suo quartiere.

Oltre 200 Palestinesi sono stati feriti dal fuoco dell’esercito israeliano negli scontri in corso con i soldati israeliani, in diverse parti della Gerusalemme occupata e nelle città vicine, in seguito al rapimento.

Il suo funerale si è svolto venerdì 4 luglio, fra ulteriori scontri con le forze israeliane.

Traduzione di Edy Meroli