Mursi presidente d’Egitto: congratulazioni e commenti politici palestinesi

Mursi presidente d’Egitto: congratulazioni e commenti politici palestinesi

Gaza – InfoPal. “L’Egitto e la nazione arabo-islamica entrano in una nuova era che segnerà anche la liberazione della Palestina”. All’annuncio ufficiale della vittoria di Mohammed Mursi, neo-presidente egiziano, questo è stato uno dei primi commenti provenienti da Hamas, Movimento politico al governo della Striscia di Gaza, nelle parole del leader Isma’il Radwan. “Diamo il benvenuto oggi alla vittoria di Mursi, un connubio con la democrazia per l’Egitto e per tutta l’area…per la liberazione della Palestina. La nostra speranza è la vittoria della resistenza, dei diritti inalienabili dei palestinesi, della fine dell’assedio israeliano su Gaza, dell’apertura permanente del valico di Rafah”. Il premier del governo di Gaza, Isma’il Haniyah, ha fatto personalmente gli auguri a Mursi, per telefono, nel momento in cui i palestinesi di Gaza si riversavano in strada per festeggiare il presidente egiziano. Dal Consiglio legislativo (Clp), Ahmed Bahar si è espresso in termini di fiducia nella buona politica di Mursi, “erede della rivouzione egiziana, quella condotta con il sangue e la dignità di numerosi egiziani. “E’ iniziato il cammino per la liberazione di Al-Aqsa e di Al-Quds (Gerusalemme)”. Mahmoud az-Zahar, membro dell’ufficio politico di Hamas, ha recapitato a Mursi le proprie congratulazioni, ma anche al popolo egiziano, dicendosi certo che “la sua vittoria sarà garante di stabilità e progresso”. Az-Zahar ha così affermato in pubblico, davanti alla folla di palestinesi che ieri sera hanno festeggiato a Gaza la vittoria egiziana: “Ripetiamo di non avere l’intenzione di trascinare l’Egitto in una guerra con nessuno, ma oggi più che mai, è importate per noi enfatizzare lo stretto legame politico tra il nostro Movimento al governo di Gaza e la storia politica egiziana. L’Egitto non abbandonerà mai i palestinesi e non rappresentiamo una ‘palla al piede’ della politica egiziana, né saremo un pericolo per la sua sicurezza”. Come ha sempre fatto l’Egitto impegnandosi per la nostra tutela, anche noi ci impegniamo per la loro. (…) Sono sicuro che Mursi guarderà a tutte le comunità egiziane allo stesso modo”, ha detto az-Zahar con riferimento ai cristiani di Alessandria. “La vittoria di Mursi sarà molto più estesa in termini territoriali come nella sostanza, perché ha avuto inizio la liberazione della Palestina”. Dalla Palestina alla Siria, per az-Zahar, Mursi nel suo nuovo ruolo, sarà centrale nella dialettica con l’Occidente. “L’affermazione di un’espressione politica islamista che finora ha caratterizzato le manifestazioni pubbliche della Primavera Araba, dimostra come l’Islam sia la chiave per la risoluzione dei problemi di tutte le comunità”, conclude il leader di Hamas. I deputati di Cambiamento e Riforma si dicono entusiasti dalla conferma del voto presidenziale in Egitto e riconsocono gli sforzi popolari per giungere al risultato odierno. Essi confidano la propria speranza delle conseguenze decisive per occupazione e assedio di Israele e per la liberazione di Gerusalemme. Anche il Jihad Islamico fa gli auguri a Mohammed Mursi, auspicando una continuità nell’impegno egiziano per la causa palestinese. Khaled Amayra, commentatore politico, definisce Mursi “un fratello nuovo e rinnovato nella sua nuova carica presidenziale e a fianco dei palestinesi”. Egli sostiene che la sua azione istituzionale sarà concreta e descrive il palco da dove ieri è stato dato l’annuncio ufficiale in Egitto: “Resterà un immagine indelebile nella memoria della nazione arabo-islamica. “Ora i palestinesi si attendono molto, posizioni risolute e dichiarazioni inequivocabili contro la politica sionista e contro i feroci attacchi israeliani su Gaza. Le reazioni di offensive gravi su Gaza avranno conseguenze altrettanto gravi contro le quali gli egiziani saranno legittimati a protestare. Autorità palestinese (Anp). Sa’eb ‘Erakaat, membri del Comitato centrale di Fatah, esprime soddisfazione per la vittoria di Mursi, al quale invia le proprie congratulazioni. ‘Erakaat ritiene quella di ieri una giornata che resterà nella storia della democrazia. “Non è logico temere l’espressione politica di cui Mursi è esponente poiché in Egitto si sono svolte elezioni libere e democratiche”. “Siamo convinti che l’Egitto e la sua nuova leadership politica saranno onesti sostenitori della causa palestinese”, ha osservato l’esponente di Fatah, il quale, nel rimarcare gli obiettivi della causa palestinese pronuncia, di fianco a Stato e a Gerusalemme Est come capitale, i confini occupati dal Israele nel 1967. “La vittoria di Mursi, darà anche uno slancio al processo politico per la riconciliazione”, conclude. Sempre da Fatah, il portavoce Ahmed ‘Assaf, si pone nella medesima linea dell’ottimismo palestinese e si dice fiducioso in un impegno egiziano ancora più manifesto, pubblico e prioritario della Questione palestinese. “La vittoria di Mursi oggi accorcia le distanze tra le posizioni di Hamas e Fatah”. Hassan Khreisha, dal Clp, ritiene essere una pietra miliare nel nuovo Egitto la vittoria di Mursi, come pure per la causa palestinese e la nazione araba. Parlando da Tulkarem, Khreisha dice di intravedere l’inizio di un indebolimento dell’assedio su Gaza, in direzione di una sua rottura defintiva. “Ma saranno indeboliti e scoraggiati quei palestinesi che intenderanno negoziare con Israele. “Ora le fazioni palestinesi faranno del loro meglio impegnandosi nella riconciliazione”. Da Nablus, ‘Abdel Satter Qassem, docente dell’Università an-Najah e analista politico, parla di “evento storico in quanto “un’espressione politica islamista trova pieno consenso popolare in un quadro elettorale democratico”. “L’Egitto non sarà più quello di una volta”, ha osservato Qassem. “Non credo che a Mursi sarà permesso invalidare gli accordi di Camp David con Israele, né di espellere l’ambasciatore israeliano. Le conseguenze potrebbero essere delle più disparate: embargo e sanzioni. Per lo meno non sarà questa la prima mossa di Mursi. “Le sfide del nuovo Egitto sono davvero tante: creare e accettare nuove alleanze politico -economiche e con i militari, anche in relazione alle posizioni statunitensi e occidentali. Sfide e problematiche saranno numerose quanto gli avversari. “La nuova leadership egiziana sarà attenta a prestare ascolto alle istanze popolari. Non varrà più la logica di partito nel governo”. In conclusione anche per Qassem saranno fruttuosi gli effetti su occupazione e assedio israeliani e sarà confermato il supporto egiziano alla resistenza palestinese. Si distingue tra i commenti palestinesi anche quello di Walid Mudallal, docente dell’Università Islamica di Gaza, anch’egli analista politico. “E’ incredibile il cambiamento tra il passato e l’attualità. Quella di Mursi è la vittoria degli egiziani e segna un momento storico che investe l’intera regione”, dice Mudallal che, come avevano fatto altri, menziona le parole “democrazia, pieno consenso elettorale e rispetto per la causa palestinese”. “L’assedio israeliano su Gaza fu imposto proprio grazie alla complicità di Mubarak, e credo che il blocco sarà rimosso da Mursi che non per questo comprometterà le relazioni internazionali. Credo, semmai, che egli porterà a un processo di pace attendibile per il quale si riferirà abbondantemente al presidente Mahmoud ‘Abbas, affinché non scenda a compromessi negoziati ingiusti imposti da Israele. “La causa palestinese era spartita dai fori regionali, l’Egitto farà ora da trampolino di lancio. Sarà necessario del tempo prima di vedere i risultati dell’azione di Mursi, perché i danni sul campo di decenni di regime di Mubarak sono stati tanti, ma credo che piano piano si vedranno gli esiti positivi. Con la vittoria di Mursi, l’Egitto dimostra al resto dei popoli arabi che è possibile raggungere un traguardo simile al suo, in questo si riconferma un modello per tutti noi e per chi è impegnato personalmente a fara la rivoluzione, a partire dalla Siria”.