Nascita e morte ad un posto di blocco.

Nascita e morte ad un posto di blocco

IMEMC

“Mia moglie sta morendo di parto! Per favore permetteteci di passare!”

“Dov’è il tuo permesso?”

“Ti sto dicendo che mia moglie sta morendo e tu mi chiedi il permesso?”

Questa è una parte del dialogo tra un residente palestinese Moayyad Abu Reeda, 29 anni, ed un soldato al blocco militare di Huwwara, a sud di Nablus, nella parte nord della West Bank, e su come lui ha provato a portare sua moglie, che era nel travaglio, all’ospedale di Nablus.

L’uomo ha riportato i terrificanti dettagli ad Al Khaleej, “Il giornale del Golfo”, descrivendo cosa era successo quella notte, quando sua moglie, incinta di sette mesi, si era svegliata urlando e soffrendo per un dolore all’addome. Lui ha preso immediatamente la sua macchina ed ha cominciato a portarla all’ospedale.

“Era quasi l’1e30 del mattino siamo arrivati al posto di blocco israeliano Zatara. Lì c’era una macchina ed i soldati la stavano controllando, passarono circa 10 minuti finché non è arrivato il nostro turno. Mia moglie stava urlando ed io ho chiesto ad un soldato se ci permetteva di passare, ma lui camminava lentamente verso di noi. Gli dissi che mia moglie stava avendo il travaglio e che avevamo bisogno di andare immediatamente all’ospedale”, raccontava Moayyad.

Abu Reeda aggiunse che sua moglie stava urlando da tanto tempo, ed aveva un  dolore molto forte. Disse che era perfino andato dall’ufficiale e gli aveva chiesto di potersi avvicinare al veicolo per vedere sua moglie sanguinante ed anche per vedere la testa del neonato.”

“Non potevo più tollerare questa situazione, chiesi all’ufficiale di trattenere me e mia madre al posto di blocco, ma di permettere a mia sorella di portare mia moglie all’ospedale, ma lui si rifiutò ed insisteva che lei doveva ottenere un permesso per poter attraversare il posto di blocco”, disse Abu Reeda, “dopo chiamammo la MezzaLuna Rossa e loro disposero un’ambulanza, alla fine l’ambulanza arrivò, metà del corpo del neonato era fuori, loro visitarono immediatamente mia moglie ed il neonato e scoprirono che il neonato era morto e non poteva più respirare.”

I medici estrassero il corpo del neonato morto e si concentrarono sulla moglie e lei era in condizioni critiche, i soldati erano lì in piedi e guardavano, e alla moglie era stato finalmente permesso di attraversare il posto di blocco.

Dopo che questo episodio fu riportato ai media, il portavoce dell’esercito israeliano disse che l’ufficiale in carica era stato condannato a 14 giorni di carcere. Ed era stato anche spostato ad un altro battaglione. Questo è quanto la vita umana vale per l’esercito, questa è la democrazia all’opera, questa è la moralità dell’esercito ed il rispetto che hanno della vita umana, benvenuti nel nuovo millennio.

(Traduzione di Veronica Padoan)

 

 

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