Neonati a Gaza con gravi malformazioni.

28 Gennaio  2010

www.uruknet.info?p=62683

PNN/ Ramallah.

Dopo l’aggressione israeliana dello scorso anno, molti specialisti medici osservano l’aumento di malformazioni congenite nei neonati a Gaza. 

Proponiamo il caso di un bambino nato all’ospedale ash-Shifa di Gaza, nato con gravi malformazioni congenite al viso, agli occhi, col naso schiacciato, d’incarnato bruno-rossastro, con gli arti accorciati e le dita dei piedi incurvate verso l’interno, come i gorilla.    

Il neonato pesava 4 chili, quindi in apparenza era in salute… ma la realtà, al momento del parto, si è dimostrata ben diversa. I genitori si sono rifiutati di riconoscerlo.

Il neonato, chiamato il “baby gorilla”, è ancora in custodia dell’ospedale finché i genitori non torneranno a reclamarlo. L’ospedale sta cercando di convincerli a prenderlo, anche perché il neonato non sta bene (ha anche problemi respiratori).

Secondo vari rapporti medici, dal 2009 vi è stato un incremento delle nascite con malformazioni: 50 casi, rispetto ai 30 dell’anno precedente. 

Vi è stato anche un incremento degli aborti spontanei, dopo l’aggressione a Gaza di un anno fa.

I medici affermano che non si tratta di malformazioni genetiche, né questi problemi sono da mettere in relazione con l’età della madre o altro.

Questo è il risultato dei bombardamenti col fosforo bianco. Infatti, a pochi mesi dall’aggressione israeliana, l’ospedale ha dovuto affrontare un caso simile a questo, anche se poi il neonato morì subito.

Il fosforo bianco è un materiale ricavato da un allotropo dell’elemento chimico “fosforo”, usato nei segnalatori fumogeni, luminosi e nelle bombe incendiarie. 

Come arma incendiaria, il fosforo bianco brucia moltissimo, e sin dalla Seconda Guerra mondiale è stato usato intensamente come arma anti-uomo.

L’esercito israeliano ha usato quest’arma nell’ultima aggressione a Gaza: mentre era in corso l’ha negato, ma in seguito l’ha ammesso.

Human Rights Watch afferma che i suoi esperti nella regione confermano l’uso da parte di Israele del fosforo bianco. Kenneth Roth, il direttore esecutivo dell’organizzazione, afferma: “Si tratta di un composto chimico che brucia sia le strutture che le persone. Non andrebbe usato nelle aree abitate”.

Amnesty International riporta il parere di una squadra incaricata di svolgere un’indagine: “Vi è un’indiscutibile evidenza dell’ampio uso di fosforo bianco” nelle aree densamente abitate di Gaza ed altrove nella Striscia. 

Donatella Rovera, capo della squadra incaricata di svolgere l’inchiesta per Amnesty nel sud di Israele e a Gaza, afferma: “L’esercito israeliano ha usato il fosforo bianco ed altre armi fornite dagli USA, contravvenendo al diritto internazionale umanitario e commettendo, perciò, crimini di guerra”.

 

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