Secondo Press TV/Al Ray, il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha dichiarato lunedì a Lassina Zerbo, capo della “Comprehensive Nuclear Test Ban Treaty Organization (CTBT), che la ratifica di Tel Aviv sul patto dipende dagli sviluppi regionali.
Il trattato, che vieterà tutte le esplosioni nucleari, venne siglato nel 1996, ma entrerà in vigore soltanto quando sarà ratificato da tutti i paesi in possesso di un reattore nucleare o di una qualsiasi tecnologia nucleare.
Si ritiene che Israele possieda tra le 200 e le 400 testate nucleari, nonostante si rifiuti di confermarlo o neghi la loro esistenza, in una politica di voluta ambiguità.
Il regime ha anche rifiutato di firmare il Trattato di Non-Proliferazione nucleare, negando l’accesso internazionale al suo arsenale atomico.
La questione della ratifica “dipende dal contesto regionale e dal tempismo appropriato”, ha affermato Netanyahu, secondo quanto ha riportato il quotidiano israeliano Jerusalem Post.