Nuovo round di scioperi contro arresti, detenzioni amministrative, violazioni israeliane

Cisgiordania – InfoPal. Questa mattina Israele ha arrestato 9 cittadini palestinesi in varie zone della Cisgiordania occupata.

Israele non rispetta gli impegni assunti. Dopo aver trovato un accordo per il rilascio del deputato Ahmed al-Hajj, il caso subisce un’involuzione e si riapre perché Israele non ha mantenuto gli impegni. L’anziano deputato al-Hajj, 72 anni, aveva intrapreso uno sciopero della fame contro la propria detenzione amministrativia (senz’accusa e proprogabile a oltranza, ndr), contro l’impegno israeliano di liberarlo entro i cinque giorni successivi. Quel termine è tuttavia scaduto lo scorso 6 aprile, senza nessun rilascio eseguito da Israele. Il deputato pertanto, ha ripreso lo sciopero da lunedì scorso.

Casi gravi. I deputati del blocco islamista protestano a Ramallah e ad al-Bireh, per il trattamento disumano dell’amministrazione carceraria israeliana nei confronti dei detenuti: Ahmed Sakr Nabhan, in sciopero della fame da 40 giorni, Hassan as-Safadi al 38° giorno di sciopero e Mohammed Suleiman al-’Aruri, talassemico il cui stato di salute è peggiorato a causa di cure mai somministrategli. Al-‘Aruri è comunque deciso a portare avanti lo sciopero della fame.

Detenzioni amministrative. Israele estende, per la 4° volta consecutiva, la detenzione amministrativa a sei mesi per ‘Omar Barguthi di Kubar (Ramallah), fratello dell’ex decano dei detenuti Na’el, 34 anni di prigione in Israele.

Per la 3° volta è stata estesa anche la detenzione amministrativa nei confronti del deputato di Cambiamento e Riforma, Mohammed Matlaq Abu Hajisha.

Coordinamento Israele-Anp. Hamas condanna l’arresto da parte della sicurezza dell’Autorità palestinese (Anp), di Aiyman Mohammed e Suhain Juma’a e di Murad al-Qaddumi. “E’ grave la campagna condotta ai danni di cittadini rilasciati da Israele e subito dopo – come è questo caso – arrestati dall’Anp”.

Rilasci. Israele libera ‘Omar al-Heb, 48 enne di az-Zarazir, in Israele (Territori palestinesi occupati nel ’48, dr). Inizialmente condannato a 15, la pena gli era stata poi ridotta a 10 e a 9 anni di detenzione. Al-Heb è stato colonnello dell’esercito d’occupazione israeliano, era condannato di spionaggio a favore di Hezbollah al quale avrebbe trasmesso informazioni segrete sull’esercito israeliano.
Nel 1996 il colonnello aveva avuto un confronto armato lungo il confine con il Libano, era stato gravemente ferito ad un occhio e reso semi paralitico. A tre anni da quell’episodio, fece rientro nell’esercito di Israele e fu preposto all’ingaggio di beduini da arruolare nell’esercito.

Dalle prigioni dell’occupazione israeliana, i detenuti palestinesi annunciano uno sciopero “per la dignità” ed espongono le loro richieste: “Fine delle detenzioni in isolamento, soprattutto per quanti sono detenuti da oltre 10 anni, ripristino del diritto a ricevere le visite dei familiari, da sei anni in vigore assoluto per i detenuti palestinesi provenienti dalla Striscia di Gaza – tra l’altro, una misura adottata da Israele per il rilascio di Gil’ad Shalit, ex caporale libero da ottobre scorso.
Ripristino dei diritti fondamentali: quello allo studio e la reintroduzione dei canali satellitari, fine delle pratiche umilianti nei confronti dei familiari, dei raid nelle celle e dell’imposizione delle altre punizioni collettive”.