Nuovo sondaggio: la politica verso Israele è la priorità più bassa per gli ebrei statunitensi

USA-Palestine Chronicle. Un nuovo sondaggio ha rivelato che Israele è la priorità politica più bassa per gli elettori ebrei statunitensi.

Secondo un sondaggio commissionato dall’Istituto elettorale ebraico (JEI), le politiche rivolte verso lo stato di Israele sono all’ultimo posto in una lista di 16 priorità per gli elettori ebrei.

Progettato per capire cosa spinge l’impegno degli elettori ebrei in politica in vista delle elezioni del 2020, il sondaggio ha rivelato che “le questioni interne dominano le priorità politiche della comunità ebraica in quanto determinano quale candidato sostenere […] al contrario di questioni relative a Israele“.

Mentre – senza sorprese – il sondaggio ha indicato che “la comunità ebraica continua a identificarsi come fortemente filo-israeliana”, più della metà (53%) degli intervistati “sono critici almeno verso alcune delle attuali politiche del governo israeliano”.

Secondo il JEI, i “risultati dimostrano anche che l’elettorato ebreo statunitense rimane in stragrande maggioranza in opposizione al presidente Trump, motivato in gran parte dalle posizioni della comunità ebraica su questioni di politica interna […] tra cui immigrazione e assistenza sanitaria, così come le preoccupazioni sull’aumento dell’antisemitismo, violenza armata e aumento del nazionalismo bianco, che gli intervistati attribuiscono in parte al presidente Trump”.

Due terzi dell’elettorato ebraico rimane “saldamente in linea con il Partito Democratico”, mentre il 25% degli elettori ebrei che si identifica come Repubblicano.

Complessivamente, “il 71% disapprova l’attuazione complessiva del Presidente Trump, il 67% voterebbe in un qualsiasi democratico per sostituire Trump, ed il 65% voterebbe nel candidato democratico Joe Biden”.

Traduzione per InfoPal di F.H.L.