Oltre 1000 parlamentari europei sottoscrivono una lettera contro l’annessione preannunciata da Israele

Bruxelles-PIC. Oltre 1000 parlamentari eletti dai 25 paesi europei hanno sottoscritto una lettera per contrastare l’ultima annessione dei Territori palestinesi pianificata da Israele.

La lettera, pubblicata alcuni giorni fa, afferma:

Noi, parlamentari di tutta Europa impegnati per un ordine globale basato su regole, siamo tutti seriamente preoccupati per il piano del presidente Donald Trump per il conflitto Israelo-Palestinese e per l’imminente prospettiva di una annessione israeliana dei territori della Cisgiordania. Siamo profondamente preoccupati per il precedente che ciò significherebbe per le relazioni internazionali più in generale.

Per decenni, l’Europa è stata promotrice di una soluzione giusta per il conflitto Israelo-Palestinese sotto forma di una soluzione a due stati, in linea con il diritto internazionale e con le vigenti Risoluzioni del Consiglio di Sicurezza dell’ONU. Purtroppo, il piano del presidente Trump si allontana dai parametri e dai principi concordati a livello internazionale. Promuove, in pratica, il controllo permanente di Israele su un territorio palestinese frammentato, lasciando i Palestinesi senza alcuna sovranità e dando semaforo verde ad Israele per l’annessione unilaterale di aree considerevoli della Cisgiordania.

In linea con il piano di Trump, il nuovo accordo della coalizione israeliana dichiara che il governo può procedere all’annessione dal primo di luglio 2020. Questa operazione sarebbe letale per le prospettive di pace tra Israele e Palestina e sfiderebbe le più elementari norme che guidano le relazioni internazionali, compresa la Carta delle Nazioni Unite.

Siamo profondamente preoccupati per l’impatto dell’annessione sulle vite degli Israeliani e dei Palestinesi, nonché per il suo potenziale destabilizzante in una regione che si trova alle porte del nostro continente. Questi timori non sono meno gravi in un momento nel quale il mondo è alle prese con la pandemia del COVID-19, la più grande emergenza collettiva che abbiamo affrontato da decenni a questa parte.

Per apprezzare l’impegno a lungo termine dell’Europa per una soluzione pacifica del conflitto israelo-palestinese, chiediamo ai leader europei di agire con decisione in risposta a questa sfida.

L’Europa deve assumere un ruolo guida nel riunire attori internazionali per prevenire l’annessione e salvaguardare le prospettive della soluzione a due stati e una giusta soluzione al conflitto.

I rappresentanti europei, compreso l’Alto Rappresentante dell’UE Josep Borrell, hanno dichiarato che l’annessione “non potrà avvenire senza contrasti”. Appoggiamo pienamente questa affermazione: l’acquisizione dei territori con la forza non può avvenire nel 2020 e deve prevedere misure adeguate. La mancanza di risposta adeguata incoraggerebbe altri stati con pretese territoriali ad ignorare i principi di base del diritto internazionale. L’ordine globale basato sulle regole è fondamentale per la stabilità e la sicurezza a lungo termine dell’Europa. Abbiamo un enorme interesse e responsabilità nel proteggerlo.

Una soluzione duratura al  conflitto deve soddisfare le legittime aspirazioni e e le esigenze di sicurezza e garantire la parità di diritti di Israeliani e Palestinesi. L’Europa ha gli strumenti diplomatici per promuovere questo giusto obiettivo e siamo pronti a sostenere tali sforzi.

Traduzione per InfoPal di Aisha T. Bravi