Oltre 40 case e strutture palestinesi demolite nella Valle del Giordano

365492C (1)Tubas – Ma’an. Giovedì le forze israeliane hanno distrutto oltre 40 case e strutture palestinesi nel distretto di Tubas, nella Cisgiordania occupata, a causa delle politiche israeliane in corso nella Valle del Giordano che mirano a cacciare i palestinesi dalle proprie case.

Mutaz Bsharat, funzionario palestinese dell’ufficio del governatore di Tubas, ha riferito a Ma’an che i soldati e i bulldozer israeliani hanno invaso le comunità di al-Farisiya e Khallet al-Khader, demolendo numerose case e sfollando sette famiglie.

Bsharat ha aggiunto che le forze israeliane hanno anche demolito 35 strutture nelle comunità di Bardala e Ein al-Baida.

Il sindaco di Tubas Rabih Khandaqji ha dichiarato a Ma’an che organizzazione locali e internazionali stanno portando avanti gli sforzi per aiutare i palestinesi sfollati e per ricostruire le strutture distrutte.

Un portavoce del coordinamento israeliano per le attività governative nei territori (COGAT) non ha rilasciato informazioni immediate sulle demolizioni.

Dall’inizio del 2016 Israele ha eseguito demolizioni quasi giornaliere nei territori palestinesi occupati e, considerando solo l’ultima settimana di gennaio, ha distrutto 42 strutture palestinesi, sfollando 168 persone, fra cui 94 bambini.

Le comunità prese di mira durante le demolizioni di giovedì si trovano tutte nell’Area C, che costituisce l’oltre 60% della Cisgiordania sotto il completo controllo militare di Israele, dove i permessi di costruzione sono quasi impossibili da ottenere per i palestinesi. Come risultato, le comunità palestinesi sono costrette a costruire illegalmente e ad affrontare le minacce costanti di demolizione e sfollamento.

A quanto riportato, le minacce di sfollamento, in particolare per le migliaia di beduini palestinesi che vivono nella Valle del Giordano, sono aumentate drasticamente a partire dal 2012.

I gruppi per i diritti sostengono che Israele punta ad annettere completamente l’area strategica ed è improbabile che quindi restituisca l’area occupata ai palestinesi.

Traduzione di F.G.