Oltre 420 prigionieri politici restano nelle carceri dell’Anp

 

Ramallah – InfoPal. Il Comitato dei familiari dei prigionieri politici nelle carceri in Cisgiordania si è unito al raduno dei ragazzi palestinesi a piazza al-Manara, a Ramallah, per chiedere la loro liberazione.

Alla stampa il Comitato ha ribadito di voler continuare lo sciopero della fame finché i diritti dei propri cari detenuti non verranno rispettati attraverso il loro rilascio.

Il presidente ‘Abbas non sta rispettando i tempi per la loro liberazione come precedentemente accordato. Ignorando gli ordini di rilascio già emessi dall’Alta corte, gli apparati di sicurezza dell’Autorità palestinese (Anp) stanno violando la legge”.

Il Comitato ha inoltre reso noto il dato sui quanti restano ancora nelle prigioni dell’Anp: 420. Di questi, 100 hanno subito una condanna, mentre 300 sono stati arrestati a più riprese.

I membri del Comitato dei familiari dei prigionieri hanno ricordato il tentativo di arresto dalla moschea al-Ansar, ad al-Khalil (Hebron), di Ma’mun an-Natshath, padre di Mu’tasem, deceduto sei mesi ad Ariha (Gerico).

L’arresto avrebbe dovuto rappresentare una punizione per aver parlato della dura condizione in cui era vissuto il figlio, quando si trovava in stato di detenzione.

“Fine degli arresti politici e sostegno per i detenuti in gravi condizioni di salute”: è quanto hanno chiesto a Ramallah Comitato e giovani palestinesi.

Elisa Gennaro

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