ONG: Striscia di Gaza, l’esercito israeliano ha deliberatamente preso di mira le case

MEMO. L’esercito israeliano ha “deliberatamente” preso di mira edifici residenziali nella Striscia di Gaza bloccata il 3 e il 6 maggio 2019. E’ quanto ha dichiarato mercoledì un gruppo israeliano per i diritti umani.

“Israele ha lanciato attacchi aerei e sparato proiettili contro più di 350 obiettivi a Gaza, ferendo 153 persone e uccidendone 25, tra cui 13 non coinvolte nelle ostilità e non affiliate ai gruppi militanti”, ha dichiarato nel rapporto il Centro di informazioni israeliano per i diritti umani nei Territori occupati.

Secondo il rapporto, tra le vittime c’erano due minori – una bambina di tre mesi e un bambino di 11 anni – e tre donne, una delle quali era incinta.

“Queste aggressioni fanno parte di una politica promossa dai dirigenti governativi e dal comando militare”, ha aggiunto.

Il rapporto afferma che l’esercito israeliano ha colpito l’enclave costiera palestinese con attacchi aerei e raffiche di artiglieria, mentre le fazioni della resistenza di Gaza hanno sparato “circa 700 missili verso il sud di Israele.

Ha aggiunto che quattro israeliani sono stati uccisi e altri 123 feriti.

Secondo il ministero della Sanità di Gaza, 27 persone sono state uccise dai raid aerei israeliani.