ONU: il bilancio delle vittime palestinesi del 2014 è il più alto dal 1967

The body of a members of al-Nawasra family who hospital officials said was killed in an Israeli air strike on his house, is seen at al-Aqsa hospital morgueNew York- DaysofPalestine. La continua aggressione da parte di Israele ha tolto la vita a più palestinesi nel 2014 che in qualunque altro anno, a partire dal 1967, secondo i dati che emergono dal rapporto dell’ONU presentato la settimana scorsa.

Nel 2014, l’occupazione israeliana ha condotto una guerra devastante contro i palestinesi nella Striscia di Gaza che ha ucciso  circa 2260 persone, mentre altri episodi di forte violenza a Gerusalemme Est e in Cisgiordania hanno causato la morte di dozzine di persone.

Il rapporto dell’Ufficio dell’ONU per il Coordinamento degli Affari Umanitari, OCHA, intitolato “Vite frammentate”, ha chiesto un freno alla continua aggressione.

L’OCHA ha affermato: “I civili palestinesi continuano ad essere oggetto di minacce alla vita, all’integrità fisica e alla libertà, ed il 2014  risulta essere come l’anno con il bilancio delle vittime più alto fin dal 1967.

“Nella Striscia di Gaza, 1,8 milioni di palestinesi hanno subito la peggiore escalation di aggressioni fin dal 1967: 1500 morti, 11.000 feriti e almeno 100.000 sfollati”.

“Tra le vittime, almeno 550 erano bambini”, ha aggiunto.

Oltre alle vittime palestinesi, se ne contano 73 israeliane, inclusi quattro civili e un bambino.

Inoltre, l’OCHA ha aggiunto: “Il numero record di 1215 palestinesi sono stati sfollati in seguito alla demolizione delle loro case, a Gerusalemme est e in Cisgiordania.

“Le operazioni di colonizzazione sono continuate, in violazione del diritto internazionale, e hanno contribuito alla vulnerabilità umanitaria delle comunità palestinesi colpite”.

La comunità internazionale chiede ad Israele di arrestare la costruzione di insediamenti ebraici nei territori palestinesi occupati, vedendo quest’operazione come un ostacolo alla pace. Invece, l’occupazione israeliana volta le spalle alla comunità internazionale, alle leggi e alle convenzioni internazionali.

Gli israeliani hanno occupato Gerusalemme Est, la Cisgiordania e la Striscia di Gaza nel 1967. Poi hanno annesso la storica città di Gerusalemme nel 1980, dichiarandola capitale dell’autoproclamato stato ebraico, annessione che non è mai stata riconosciuta dalla comunità internazionale.

Hanno costruito insediamenti ebraici in Cisgiordania malgrado i continui avvertimenti da parte della comunità internazionale che li percepiva come un ostacolo alla risoluzione pacifica del conflitto.

Inoltre, continuano ad imporre un duro assedio nella Striscia di Gaza fin dalla metà del 2007, quando il governo di Hamas, eletto democraticamente, ha posto fine a 18 mesi di caos ed ha esteso la sua sovranità fino all’enclave costiera.

Traduzione di Domenica Zavaglia