ONU: Israele non può imporre le sue leggi per sfrattare i palestinesi

New York – MEMO. Il portavoce dell’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani (UHCHR), Rupert Colville, ha affermato venerdì che gli sfratti di Sheikh Jarrah, se messi in atto, violerebbero gli obblighi di Israele ai sensi del diritto internazionale.

In un comunicato stampa pubblicato dall’UHCHR, Colville ha sottolineato che Gerusalemme Est rimane parte del territorio palestinese occupato, in cui si applica il diritto internazionale umanitario.

Secondo un sondaggio condotto dall’Ufficio delle Nazioni Unite per il coordinamento degli affari umanitari (UN-OCHA) nel 2020, almeno 218 famiglie palestinesi nella Gerusalemme Est occupata, comprese quelle di Silwan e Sheikh Jarrah, sono a rischio di sfratto, normalmente portato avanti da organizzazioni di coloni. Questo mette a rischio di sfollamento 970 persone, compresi 424 minorenni.

“La potenza occupante […] non può confiscare la proprietà privata nel territorio occupato, e deve rispettare, a meno che non sia assolutamente impossibile, le leggi in vigore nel paese [occupato]. Ciò significa che Israele non può imporre le proprie […] leggi nel territorio occupato, compresa Gerusalemme Est, per sfrattare i palestinesi dalle loro case”, secondo quanto affermato da Colville.

Colville ha sottolineato che il trasferimento di parti della popolazione civile di una potenza occupante nel territorio che occupa è vietato dal diritto internazionale umanitario e può costituire un crimine di guerra.

Il portavoce dell’Alto Commissario ha invitato Israele a sospendere immediatamente tutti gli sgomberi forzati, compresi quelli a Sheikh Jarrah, e a rispettare la libertà di espressione e di riunione, compresa quella di coloro che protestano contro gli sfratti.