Palestinesi ostacolano il furto della terra in Cisgiordania

MEMO e Anadolu. Lunedì decine di Palestinesi hanno messo a repentaglio i tentativi dei coloni israeliani di rubare terreni agricoli a Salfit, nel nord della Cisgiordania occupata.

I Palestinesi hanno dato fuoco alle attrezzature usate per rubare i terreni, prima che le forze di occupazione israeliane arrivassero per proteggere i ladri.

Secondo il capo della municipalità di Salif, Abdul Karim Zubaidi, i Palestinesi hanno protestato contro il furto e la distruzione dei loro 12 acri di terreni agricoli. I manifestanti erano stati avvertiti di tale attacco dall’OLP e dai funzionari municipali.

“Questa è terra privata di proprietà dei Palestinesi che la usano”, ha detto Zubaidi ad Anadolu. “Non è un terreno demaniale come sostengono. I coloni stanno cercando di imporre un nuovo status quo in quest’area con l’obiettivo di ricollegare l’insediamento industriale di Ariel a ovest con quello residenziale a sud.

Azioni contro il furto della terra continueranno fino a quando i piani dell’insediamento non verranno fermati e i coloni si arrenderanno, ha aggiunto.

Il gruppo israeliano per i diritti umani, Peace Now, ha rivelato che il Governo di occupazione israeliano ha in programma di “legalizzare” gli avamposti degli insediamenti costruiti sui terreni privati dei Palestinesi nella Cisgiordania occupata.

Fonti nella Palestina occupata e in Israele dicono che ci sono circa 650,000 coloni che vivono in 164 insediamenti e 124 avamposti nella Cisgiordania occupata e nell’est di Gerusalemme.

Secondo il diritto internazionale tutti gli insediamenti di Israele sono illegali.

Traduzione per InfoPal di Silvia Scandolari