Ramallah˗PIC. Giovedì all’alba perlomeno sei palestinesi sono stati rapiti dalle forze d’occupazione israeliane in Cisgiordania e a Gerusalemme.
L’esercito ha confermato la responsabilità per il sequestro di sei palestinesi sospettati di coinvolgimenti in attività anti-occupazione e affiliazione con il movimento di resistenza di Hamas.
La campagna d’arresti ha preso di mira tre palestinesi di Azzoun, a est di Qalqilya, due dei quali identificati come affiliati di Hamas.
Un altro palestinese è stato rapito dai soldati israeliani nei pressi del paese di Beita, a sud di Nablus.
La campagna si è conclusa con il sequestro di due palestinesi del paese di Abu Dis, a est della Gerusalemme occupata.
Secondo la dichiarazione dell’esercito, le forze israeliane hanno chiuso la bottega di un fabbro a Beit Lakia, a sud-ovest di Ramallah, con l’accusa di produzione di armi.
Nel frattempo il cittadino palestinese Youssef Dar Moussa ha affermato che una pattuglia militare ha invaso la propria casa e quelle dei suoi fratelli, insieme a una loro bottega, a Beit Lakia e ha devastato gli edifici.
Traduzione di F.G.