I parlamentari israeliani di opposizione non sono stati invitati all’inaugurazione dell’ambasciata USA

Gerusalemme-PIC. La gran parte dei parlamentari dell’opposizione israeliana ha scoperto di non essere stata inserita nella lista degli invitati all’inaugurazione della nuova ambasciata USA nella Gerusalemme occupata, ha riportato Haaretz lunedì.

L’evento, previsto per domenica sera nella Gerusalemme occupata, comprenderà il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, l’ambasciatore USA David Friedman, il consigliere nonché genero del presidente USA Donald Trump Jared Kushner e la figlia Ivanka, così come il ministro delle Finanze Steve Mnuchin e una delegazione di parlamentari USA.

Invitati pure membri del governo israeliano, membri del Knesset appartenenti alle commissioni degli Affari Esteri e della Difesa e tutti i membri facenti parte della coalizione di governo.

Ahmed Tibi, un deputato del partito della Lista Araba Congiunta, ha confermato di non essere stato invitato e ha detto “meglio così”.

Yousef Jabareen, un altro legislatore arabo, ha affermato: “Non sono stato invitato e ovviamente non vi avrei partecipato comunque. Lo spostamento dell’ambasciata è un qualcosa da contestare, non da festeggiare. Quel giorno protesterò”.

Per lo meno tre indicazioni stradali “Ambasciata USA” sono state collocate nella Gerusalemme occupata lunedì in previsione dell’inaugurazione della missione in città la prossima settimana.

Le indicazioni, in inglese, ebraico e arabo, sono state istallate da soldati israeliani vicino ad un edificio consolare USA posto in una località a sud di Gerusalemme che sarà adibito ad ambasciata quando quest’ultima sarà ufficialmente spostata, il 14 maggio, da Tel Aviv.

“Questo non è un sogno, è una realtà! Questa mattina sono orgoglioso ed entusiasta di istallare la prima indicazione dell’ambasciata USA che aprirà la prossima settimana a  Gerusalemme”, ha postato su Facebook il sindaco Nir Barkat, aggiungendo “ringrazio il presidente Trump per aver fatto sì che questo momento storico si verificasse”.

Traduzione per InfoPal di Laura Pennisi