PCHR: i due minorenni uccisi dai soldati israeliani non rappresentavano una minaccia

Gaza-PCHR.  Le forze israeliane uccidono due minorenni palestinesi e ne feriscono altri 2 nel sud della Striscia di Gaza, senza che rappresentassero una minaccia alla vita dei soldati.

In un nuovo crimine di guerra e senza alcuna giustificazione o ragione che mettesse in pericolo la vita dei soldati, sabato pomeriggio 17 febbraio 2018, le forze israeliane hanno ucciso due minori palestinesi e ne hanno feriti altri 2 con colpi d’artiglieria sparati vicino alla  recinzione di confine con Israele nel villaggio di al-Shokah, ad est della città di Rafah.

Le indagini condotte dal Centro Palestinese per i Diritti Umani (PCHR) sottolineano che il bombardamento viola il principio di distinzione e necessità militare, e che l’uso della forza era ingiustificabile, in quanto i due minori uccisi e gli altri feriti erano solo civili disarmati che non hanno agito per mettere in pericolo la vita dei soldati israeliani.

Secondo le indagini del PCHR, alle 21:30 circa di sabato 17 febbraio 2018, le forze israeliane di stanza lungo la barriera di confine con Israele vicino al villaggio di al-Shokah, a est di Rafah, hanno sparato 10 colpi di artiglieria in direzione dei 4 minori palestinesi, che si trovavano a 30-50 metri dalla recinzione.

Frammenti di colpi d’artiglieria e di pallottole hanno colpito i quattro minori in diverse parti del corpo. Due di loro sono stati immediatamente portati all’ospedale Abu Yousif Annajar nella città di Rafah. I medici descrivono la loro condizione moderate mentre gli equipaggi medici non hanno potuto raggiungere gli altri due perché era molto tardi e molto pericoloso.

Intorno alle 06:15 di domenica 18 febbraio 2018, gli equipaggi delle ambulanze della Mezzaluna Palestinese (PRCS) sono riusciti ad accedere all’area e recuperare i corpi dei due minori, Salem Mohammed Soliman Sabbah (17 anni) e Abdullah Ayman Salim Irmeilat (15 anni). Come si è scoperto, sono morti dissanguati dopo essere stati colpiti da schegge.

Gli equipaggi della PRCS hanno dichiarato di aver trasportato due minori feriti e di non aver trovato gli altri due minori. Comunque, al mattino, hanno recuperato i loro corpi che si trovavano a 30-50 metri di distanza dalla recinzione di confine con Israele. Hanno aggiunto che i due minori sono morti dopo essere stati colpiti da schegge.

Il PCHR condanna questo crimine che dimostra ulteriormente che le forze israeliane continuano a usare la forza letale contro i civili palestinesi per ucciderli intenzionalmente, anche senza che siano una minaccia alla vita dei soldati.

Il PCHR indica che il deterioramento della situazione umanitaria ed economica nella Striscia di Gaza frustra sempre più i giovani, portandoli a pensare di entrare in Israele per trovare lavoro. Un fatto che chiede a tutti di assumersi le proprie responsabilità per porre fine a questa situazione che risulta dal sempre più stretto blocco israeliano che dura da 11 anni e dalle sanzioni alla Striscia di Gaza.

Traduzione per InfoPal di Edy Meroli