Pchr: i tentativi israeliani di nascondere la verità spingono il Relatore Speciale per i Diritti Umani nei Territori Palestinesi dell’ONU a dimettersi

unnamedPchr. I tentativi israeliani di nascondere la verità spingono il Relatore Speciale sulla Situazione dei Diritti Umani nei Territori Palestinesi dell’ONU a dimettersi.

Il Relatore Speciale delle Nazioni Unite sulla situazione dei diritti umani nei Territori Palestinesi, Makarim Wibisono, lunedì ha rassegnato le dimissioni al Presidente del Consiglio per i Diritti Umani dopo che Israele gli aveva più volte negato l’accesso ai Territori Palestinesi Occupati (TPO). Il Centro Palestinese per i Diritti Umani (PCHR) sottolinea che il continuo divieto israeliano  di ingresso nei Territori Palestinesi Occupati nei confronti dei Relatori Speciali fa parte della politica israeliana per nascondere la verità relativa alla commissione per i crimini di guerra e le gravi violazioni dei diritti umani contro i Palestinesi, che sono i proprietari originali della terra. Inoltre, il PCHR sottolinea che la comunità internazionale dovrebbe prendere una posizione seria per fermare le violazioni israeliane contro il popolo palestinese e porre fine al mancato rispetto israeliano del diritto internazionale.

Wibisono ha scritto nelle sue dimissioni che le ripetute richieste per l’accesso, in forma scritta e verbale, erano state infruttuose da oltre 18 mesi. Non ha ancora ricevuto risposta da Israele alla sua ultima richiesta del mese di ottobre 2015. Inoltre, Wibisono ha sottolineato che il mandato conferitogli non si sarebbe realizzato senza l’accesso diretto alle vittime palestinesi in Cisgiordania e nella Striscia di Gaza.

“Purtroppo, i miei sforzi per contribuire a migliorare la vita delle vittime palestinesi per le violazioni sotto l’occupazione israeliana sono stati frustrati a ogni passo del cammino… È mia sincera speranza che chi mi succede riesca a risolvere l’attuale impasse, e quindi rassicurare il popolo palestinese che, dopo quasi mezzo secolo di occupazione, il mondo non ha dimenticato la sua situazione critica e che i diritti umani universali sono davvero universali”, ha affermato Wibisono.

Wibisono presenterà la sua ultima relazione alla 31a sessione del Consiglio per i Diritti Umani delle Nazioni Unite nel marzo 2016. La relazione conclude il suo mandato di soli 21 mesi, che gli era stato assegnato dal Consiglio per i  Diritti Umani nel giugno 2014. Le dimissioni avranno effetto dal 13 marzo 2016.

Le autorità israeliane hanno continuato a negare l’accesso nei Territori Palestinesi Occupati ai relatori speciali, secondo la portavoce del ministero degli Affari Esteri israeliano, il mandato del relatore speciale sulla situazione dei diritti umani nei Territori Palestinesi Occupati che era stato approvato da 47 Stati membri del Consiglio per i diritti umani è “parziale e distorto“. Era stato voluto anche dall’alleato di Israele: gli Stati Uniti. Inoltre, Israele aveva continuato a vietare a Richard Falk, ex relatore speciale dell’ONU, l’ingresso nei Territori Palestinesi Occupati durante il suo mandato di 6 anni.

Va ricordato che il mandato del Relatore Speciale è parte integrante dei meccanismi dell’ONU per proteggere i diritti umani in virtù di un meccanismo noto come “procedure speciali”. Le Procedure Speciali includono esperti indipendenti per i diritti umani che esercitano le loro funzioni a titolo gratuito con mandati per segnalare violazioni dei diritti umani da una prospettiva tematica o specifica del paese. Il Consiglio per i Diritti Umani ha definito la posizione del relatore speciale sulla situazione dei diritti umani nei Territori Palestinesi Occupati nel 1993 e il mandato è stato finora rinnovato.

Il PCHR denuncia il divieto imposto al Relatore Speciale di entrare nel Territori Palestinesi Occupati e la negatività della comunità internazionale che rendono Israele uno stato fuorilegge. Questo divieto fa parte di una serie di ostacoli posti dalle autorità israeliane prima di tutte le missioni di inchiesta dell’ONU; l’ultima delle quali è stata la missione di accertamento dei fatti delle Nazioni Unite dopo l’offensiva israeliana 2014 contro la Striscia di Gaza. Il PCHR avverte delle pratiche israeliane, che riflettono la dimensione dei crimini di Israele contro i Palestinesi e gli sforzi fatti per nascondere quei crimini al mondo. Il PCHR invita inoltre:

  1. La comunità internazionale a fare pressione su Israele per permettere l’ingresso incondizionato di tutte le missioni dell’ONU nei Territori Palestinesi Occupati;
  1. Il Consiglio per i Diritti Umani e tutti i meccanismi internazionali a sforzarsi ulteriormente per trasmettere la realtà delle violazioni israeliane contro i Palestinesi in tutto il mondo;
  1. L’ONU ad attivare i propri meccanismi per i diritti umani per affrontare la palese sfida di Israele ai Meccanismi dell’ONU e la violazione dei diritti dei Palestinesi nei Territori Palestinesi Occupati ; e
  1. Tutti le autorità competenti a livello internazionale per porre fine all’impunità concessa a Israele che ha portato alla crescita di violazioni contro i Palestinesi.

Traduzione di Edy Meroli