Perdite mensili di 40 milioni di dollari a causa della crisi energetica

gaza-al-buioGaza-PIC. Domenica Waddah Bseisu, segretario della Federazione palestinese delle industrie (PFI), ha dichiarato che la crisi energetica ha inflitto perdite mensili di oltre 40 milioni di dollari alle industrie della Striscia di Gaza.

In un’intervista online organizzata dall’Ufficio informazioni governative di Gaza, Bseisu affermato che la crisi energetica ha paralizzato il settore industriale.

Ha inoltre dichiarato che la crisi è soprattutto politica ed è usata come mezzo per far pressione sulla Striscia di Gaza.

Ha aggiunto che i rifornimenti irregolari di carburante alla centrale elettrica e l’imposizione della “tassa blu” sul carburante sono tra le cause principali della crisi elettrica.

Il segretario ha sottolineato che le industrie sono attualmente costrette a utilizzare i generatori per molte ore. Dunque i cittadini ne sono duramente colpiti, soprattutto a causa dei prezzi aumentati di 17 volte, senza contare i danni causati a molti macchinari e attrezzature elettroniche.

Ha concluso affermando che il PIL è di conseguenza crollato dal 19 al 9%.

Traduzione di F.G.