“Peres incontra (in segreto) ad Abu Dhabi 29 ministri arabi e musulmani”

downloadQudsn.ps. Il quotidiano israeliano Yedioth Ahronoth ha rivelato, il 2 dicembre, che il presidente israeliano Shimon Peres ha preso parte al summit internazionale di Abu Dhabi a fianco dei paesi del Consiglio di Cooperazione del Golfo, dei ministri degli Esteri di Malesia, Indonesia e Bangladesh, e di quelli dei paesi arabi.

Tale evento, definito “storico” dal quotidiano israeliano, s’è verificato durante il summit per la sicurezza del Golfo, di recente tenutosi ad Abu Dhabi, al quale Peres ha partecipato in videoconferenza dal suo studio di Gerusalemme alla presenza dei ministri degli Esteri di 29 paesi arabi e musulmani.

Seduto alla sua scrivania, con dietro la bandiera di Israele, Peres s’è rivolto ai partecipanti senza essere interrotto e senza che nessuno uscisse dalla sala. Tutti hanno applaudito al termine del suo discorso.

Il quotidiano riporta che il capo dell’occupazione israeliana ha dichiarato ai presenti che Israele può essere efficace nel nuovo Medio Oriente, collaborare assieme agli arabi per quanto riguarda il fondamentalismo islamico ed il nucleare iraniano, e proporre la propria visione delle cose all’intera regione.
Era stato stabilito che la seduta, come richiesto dagli Emirati, i quali avevano accolto la richiesta americana di far parlare Peres, restasse segreta, ma la notizia è trapelata.

Tra i presenti c’era anche il figlio del re saudita.
Secondo il quotidiano israeliano è Thomas Friedman, noto giornalista del New York Times, “colui che ha svelato l’incontro, al quale, vista la sua importanza, ha preso parte. E’ stato però molto attento a rispettare le condizioni del summit e a non rivelare nulla del contenuto del discorso di Peres”.

Uno degli organizzatori del summit ha dichiarato a Yedioth Ahronoth che “la partecipazione di Peres ha molto colpito entrambe le parti. Tutti si sono resi conto dell’importanza storica dell’evento. Mentre Peres sedeva nel suo studio di Gerusalemme, con dietro la bandiera di Israele, loro erano nel Golfo a discutere insieme di sicurezza, guerra al terrorismo e pace”.
L’incontro è stato organizzato su iniziativa di Terye Larsen, Consigliere del Segretario Generale delle Nazioni Unite, e di Martin Indyk, inviato speciale del governo statunitense.

Traduzione di Salvatore Michele Di Carlo