Petizione alla Corte Suprema israeliana per vaccinare i palestinesi

Tel Aviv – MEMO. Un insieme di sei gruppi palestinesi ed israeliani per i diritti umani ha rivolto un appello alla Corte Suprema israeliana per chiedere che Israele fornisca vaccini ai palestinesi nella Cisgiordania occupata e nella Striscia di Gaza.

“I tassi di morbilità e mortalità per il Covid-19 in Cisgiordania e Gaza stanno aumentando drasticamente, ma la fornitura di vaccini ai palestinesi finora copre meno dell’1,5% della popolazione”, ha spiegato il gruppo “Medici per i diritti umani – Israele”. “L’attuale politica del governo e l’incapacità di garantire che l’intera popolazione sia vaccinata viola i diritti fondamentali degli abitanti palestinesi alla vita e all’integrità fisica e rappresenta un’ingiustizia continua”.

Ad unirsi a Medici per i diritti umani – Israele nella petizione alla corte c’erano il centro HaMoked per la difesa dell’individuo; il Centro al-Mezan per i diritti umani; il Centro legale Gisha per la libertà di movimento; il Centro legale Adalah per i diritti delle minoranze arabe in Israele; ed il Centro Rabbis per i diritti umani.

La mossa legale è dovuta alle preoccupazioni per un picco di infezioni da coronavirus nei Territori palestinesi occupati. La Cisgiordania è sottoposta a nuove misure restrittive all’inizio di questo mese per frenare l’aumento dei contagi.

La petizione sostiene che l’Autorità Palestinese “ha un numero insufficiente di vaccini, mentre in quella che è praticamente la stessa area, la popolazione di cittadini e residenti israeliani è quasi completamente vaccinata, a parte coloro che lo rifiutano”.

In effetti, Israele ha iniziato ad allentare le restrizioni per la pandemia, riaprendo ristoranti, bar e caffè. Più della metà della popolazione ha ricevuto due dosi di vaccino, secondo quanto annunciato giovedì dal ministro della Salute israeliano.

Nel frattempo, venerdì, il ministero della Salute palestinese, Mai al-Kaila, ha registrato 1.511 nuovi casi di Covid-19 e 16 morti nella Palestina occupata. Ha affermato che 14 morti sono avvenute in Cisgiordania, compresa Gerusalemme, e due nella Striscia di Gaza.

Alla fine della petizione, i gruppi per i diritti umani hanno sottolineato che gli ospedali palestinesi in Cisgiordania sono al massimo della capacità. “Alcuni di loro hanno smesso di ammettere i malati di cancro della Striscia di Gaza che necessitano di cure urgenti”, hanno aggiunto.