Piano della Cia per usare droni contro jihadisti

AFP. L’Agenzia Centrale di intelligence Usa, la Cia, starebbe raccogliendo informazioni sui gruppi radicali islamici, attivi in Siria, per eventuali attacchi letali contro di loro, da effettuarsi con i droni, in una fase successiva. Lo afferma il giornale statunitense Los Angeles Times.

Il giornale, citando un ex funzionario Usa e uno ancora in carica (entrambi hanno richiesto l’anonimato), ha riferito che il presidente Barack Obama non ha autorizzato alcun attacco missilistico, con i droni, in Siria, e non ha nemmeno preso la questione in esame.

Tuttavia, il centro antiterrorismo della Cia, che gestisce i programmi dei droni in Pakistan e nello Yemen, ha recentemente trasferito alcuni agenti di monitoraggio dei bersagli, allo scopo di migliorare la raccolta di informazioni sui militanti in Siria.

Gli agenti in questione si sono uniti ai loro colleghi che seguono al-Qaeda in Iraq.

Il giornale ha aggiunto di ritenere che alcuni veterani statunitensi, ex militari che hanno servito in Iraq, sono entrati in Siria, unendosi alle milizie islamiche dell’opposizione.

Il Los Angeles Times ha riferito che i nuovi agenti, addetti a monitorare i bersagli in Siria, operano dal quartier generale della Cia, a Langley, in Virginia. E ha aggiunto che la Cia sta lavorando a stretto contatto con i servizi segreti dell’Arabia Saudita, Giordania e altre agenzie di spionaggio regionali, attive in Siria.

Il giornale ha riferito che la mossa della Cia arriva proprio a causa delle crescenti vittorie, raggiunte dai combattenti islamici radicali.

Il Dipartimento di Stato Usa, scrive il giornale, ritiene che una delle più forti milizie dell’opposizione siriana, il Fronte al-Nusra, sia un’organizzazione terroristica, indistinguibile dal gruppo di al-Qaeda in Iraq.