Piano ebraico per impedire ai palestinesi di entrare nella moschea di al-Aqsa

Al – Quds (Gerusalemme occupata) – Pal.info. Domenica 5 agosto, il Consiglio islamo-cristiano per il sostegno a Gerusalemme e ai luoghi santi ha messo in guardia sulle conseguenze delle dichiarazioni del parlamentare della Knesset, Zeev Alkin, secondo le quali farà entrare gli ebrei nella Spianata della moschea di al-Aqsa in giorni determinati, come sta accadendo a quella di Ibrahimi a Hebron. In quelle giornate verrà impedito l’accesso ai musulmani.

In un comunicato stampa, il Consiglio ha annunciato che la moschea di al-Aqsa è arrivata all’ultima fase della divisione tra ebrei e musulmani, come è successo a Ibrahimi.

Ha avvertito della gravità di questo piano di ebraicizzazione che permetterà ai coloni estremisti di svolgere riti religiosi in sfida al mondo intero e senza sanzioni, sottolineando che il divieto imposto ai musulmani di entrare nella moschea di al-Aqsa in determinati giorni, è un passo verso l’ebraicizzazione della moschea benedetta.

Il Consiglio ha confermato che l’aumento delle incursioni quotidiane nella Spianata, negli ultimi tempi, sono l’avvio di piani che hanno come obiettivo i luoghi santi della città di Gerusalemme, tra cui al-Aqsa.

E ha aggiunto detto che la divisione di al-Aqsa è uno degli articoli principali del  “Yerushalim 2020”, un piano pubblicato da Yuram Zamosh, uno dei leader dei coloni estremisti.

Il segretario generale del consiglio, Hena Issa, ha affermato che le forze armate israeliane hanno effettivamente iniziato a mettere in pratica il progetto di ripartizione della moschea di al-Aqsa.

Da parte sua, il deputato  amal al-Khudari, presidente del comitato popolare contro il blocco, ha confermato che l’occupazione israeliana ha recentemente intensificato il ritmo degli insediamenti nei territori occupati della Cisgiordania e a Gerusalemme, oltre alla ebraicizzazione della città sacra, approfittando della divisione palestinese e del silenzio mondiale.