Piano israeliano per liquidare i reperti islamici di al-Wad, a Gerusalemme

Al-Quds (Gerusalemme)-InfoPal. La Fondazione al-Aqsa per il patrimonio e i beni religiosi ha rivelato l’esistenza di un piano israeliano atto a liquidare i reperti islamici presenti nella via di al-Wad, ad est della città vecchia di Gerusalemme.

In un comunicato stampa diramato domenica, 25 novembre, la fondazione ha reso noto di aver constatato un aumento significativo nelle attività di scavo e rimozione delle pietre storiche situate nella via di al-Wad. Le attività, che gli israeliani stanno eseguendo sotto la protezione delle forze dell’esercito e con il pretesto dei lavori di restauro, mirano a rafforzare le infrastrutture sotterranee nella via che porta fino alla moschea di al-Aqsa, e rappresentano il preludio per l’allargamento dei tunnel sotterranei scavati sotto la strada di al-Wad, iniziando dalla zona di al-Buraq (Muro del Pianto) fino a Bab al-Amud.

La fondazione ha spiegato che le pietre in questione risalgono alle antiche epoche islamiche e arabe, e che le autorità di occupazione le hanno trasferite nei magazzini dell’ente israeliano per l’antichità, per poi impiegarle nei progetti di ebraicizzazione della Città Santa.

Nello stesso contesto, la fondazione ha avvertito che Israele ha l’intenzione di sostituire i nomi di numerose strade cittadine adiacenti alla moschea di al-Aqsa, da arabi ad ebraici, oltre a voler creare un parco archeologico su un’area di 22 dunum (1dunum= 1000mq), di terra palestinese vicino alla Porta dei Magrebini, a sud-ovest della moschea, e un piano di espandere una costruzione coloniale a Ras al-Amud che si affaccia direttamente sulla moschea di al-Aqsa.