Più di 1000 palestinesi arrestati dall’inizio del 2009

Gaza – Infopal. Secondo il ministero per gli Affari dei Detenuti, le forze di occupazione israeliane hanno arrestato dall’inizio di quest’anno più di 1000 cittadini palestinesi. Il numero dei detenuti ha così superato gli 11 mila, distribuiti in sole 25 strutture carcerarie.

Il ministero ha confermato in un dossier – di cui il corrispondente di Infopal.it ha ricevuto una copia –  che le autorità di occupazione non hanno mai interrotto la loro politica di arresti. Di questi, 200 sarebbero avvenuti nella Striscia di Gaza durante l’ultima guerra, 30 a Gerusalemme e il resto in Cisgiordania. In quest’ultima area si contano 9 donne e più di 100 bambini sequestrati, in aggiunta alle centinaia di palestinesi accusati di non avere i permessi di lavoro.

Riad al-Ashqar, direttore dell’ufficio stampa nel ministero, ha dichiarato che, nella sua stessa legislazione carceraria, “l’occupazione israeliana non teme di commettere violazioni delle leggi internazionali ai danni dei detenuti, come nel caso della legge del combattente, o di quella che vieta le visite, impone la divisa arancione e legalizza le torture”.

Al-Ashqar ha aggiunto che, tra gli 11.000 detenuti palestinesi e arabi rinchiusi nelle prigioni dell’occupazione, vi sono 69 donne, 300 bambini (il più piccolo è Yusef az-Zeq, di appena un anno, partorito in carcere) e 40 parlamentari, tra i quali il dott. Aziz Dweik, presidente del Consiglio Legislativo Palestinese.

Per quanto riguarda la provenienza geografica, 1000 di loro abitavano nella Striscia di Gaza, 470 a Gerusalemme o nelle zone occupate nel 1948 e 9400 in Cisgiordania, mentre 47 sono arabi di altre nazionalità, tra cui un detenuto saudita e un altro turco, arrestato di recente vicino alla frontiera egiziana.

 

 

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