Polizia israeliana arresta 34 lavoratori palestinesi privi di documenti

388920CNegev˗Ma’an. Mercoledì le autorità israeliane hanno arrestato 34 palestinesi che risiedevano in Israele senza gli appropriati permessi, secondo quanto dichiarato dalla polizia.

I 34 palestinesi sono stati arrestati in diverse aree, anche nei negozi in cui lavoravano senza permessi.

La polizia ha anche arrestato, in Negev, cittadini di Israele palestinesi sospettati di aver fornito rifugio e lavoro a palestinesi privi di documenti.

Decine di migliaia di lavoratori palestinesi sono costretti a lavorare in Israele a causa della disoccupazione paralizzante nella Cisgiordania occupata, dove la crescita di un’economia palestinese indipendente è stata bloccata dall’occupazione militare israeliana, secondo i gruppi per i diritti.

Negli ultimi mesi le autorità israeliane hanno imposto una violenta repressione dei lavoratori privi di documenti in Israele, inizialmente in seguito a un attacco mortale nel porto israeliano di Jaffa avvenuto a marzo e compiuto da un palestinese che aveva oltrepassato illegalmente il confine.

A marzo il primo ministro Benjamin Netanyahu aveva dichiarato che a partire dall’ondata di violenze dello scorso autunno – circa 36 israeliani e 239 palestinesi uccisi – “gran parte dei palestinesi che hanno compiuto gli attacchi erano presenti in Israele illegalmente o si erano infiltrati illegalmente in Israele”.

In realtà, pochi dei palestinesi che hanno compiuto gli attacchi lavoravano in Israele e la recente repressione di lavoratori senza documenti è stata condannata dai gruppi per i diritti come un gioco politico, economicamente dannoso sia per i palestinesi sia per gli israeliani.

Traduzione di F.G.