Portavoce UE: i nuovi piani di insediamento di Israele contrari al diritto internazionale

Bruxelles-Wafa. Peter Stano, portavoce dell’Unione Europea, ha riferito in una dichiarazione che l’ultima decisione israeliana di anticipare i piani per l’approvazione e la costruzione di oltre 800 nuove unità di insediamento in Cisgiordania, è contraria alla legge internazionale e mina ulteriormente le prospettive di una possibile soluzione a due stati.

“Inoltre l’UE ribadisce il suo invito al governo di Israele di sospendere la procedura d’appalto in corso per la costruzione di unità abitative per un insediamento completamente nuovo a Givat Hamatos”, afferma il comunicato.

L’UE ha ripetutamente invitato Israele a terminare tutte le attività di insediamento e a smantellare gli avamposti eretti da marzo 2001. Resta ferma la posizione dell’UE che ritiene gli insediamenti illegali ai sensi del diritto internazionale. L’UE invita entrambe le parti a evitare passi unilaterali che potrebbero minare la soluzione dei due Stati, ha affermato.

“In questo momento cruciale per la pace in Medio Oriente, queste mosse sono controproducenti anche alla luce degli sviluppi positivi degli accordi di normalizzazione tra Israele e un certo numero di Stati arabi”.

Ha invitato il governo di Israele a revocare queste decisioni sugli insediamenti e mostrare la leadership per ricostruire la fiducia tra le parti, il che è necessario per un’eventuale ripresa di negoziati israelo-palestinesi significativi.

Traduzione per InfoPal di Silvia Scandolari