Preoccupazioni israeliane sulla nuova linea di Washington

Gerusalemme – Infopal. Il giornale israeliano Haaretz ha riferito che Israele è rimasta sorpresa da quanto è stato pubblicato dal Los Angeles Times, riguardo alla richiesta del Congresso di modificare la legge Usa per non bloccare il flusso di aiuti economici all’Anp, anche quando Hamas facesse parte del suo governo in Palestina.

Secondo le parole del quotidiano americano, l’amministrazione di Obama invierà aiuti all’Anp nel caso in cui i ministri del governo di unità nazionale palestinese accettino le condizioni del Quartetto: riconoscere Israele, ripudiare la violenza e rispettare gli accordi stipulati in precedenza. Il giornale ha aggiunto che tale governo potrà così godere di un riconoscimento internazionale, anche se includerà membri di Hamas.

Haaretz ha inoltre affermato che i primi messaggi ricevuti da Washington lasciavano comprendere che la questione non vergesse su cambiamenti della politica americana, ma su un “linguaggio diverso” da usare nei rapporti col governo di unità palestinese.

Una fonte politica israeliana avrebbe dichiarato lunedì – lo stesso giorno in cui il Los Angeles Times ha pubblicato la notizia – che “ogni passo che rafforza Hamas allontana la pace, e quanto ha riportato il giornale è deludente e preoccupante”.

La stessa fonte ha riferito che il primo ministro israeliano, Benyamin Netanyahu, intende discutere l’argomento durante la sua prossima visita negli Stati Uniti, a colloquio con il presidente americano Barack Obama e con gli alti funzionari dell'amministrazione statunitense.

A questo proposito, e in risposta alle dichiarazioni del presidente palestinese Mahmoud ‘Abbas, un funzionario dell'ufficio di Netanyahu ha confermato che, senza il riconoscimento palestinese d’Israele come stato del popolo ebraico, non sarà possibile raggiungere un accordo politico tra le due entità statali.

Una dichiarazione simile è stata rilasciata dal ministero degli Esteri israeliano, secondo il quale “il riconoscimento d’Israele come stato del popolo ebraico sovrano è necessario e obbligatorio per il processo di riconciliazione storica con i palestinesi, e un rapido disgelo dell’atteggiamento di questi porterebbe a un altrettanto rapido processo di pace tra i due popoli”.

 

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