Press TV: stesso approccio per i crimini commessi dai sionisti e da al-Qaeda

PressTv. L’amministratore delegato di Press TV, ha dichiarato che al-Qaeda e i sionisti agiscono allo stesso modo quando si tratta di commettere crimini.

Mohammad Sarafraz, in un’intervista rilasciata alla rete televisiva iraniana, IRIB, nella serata di giovedì 27 settembre ha dichiarato: “I sionisti e gli americani, che apparentemente sarebbero dei nemici di al-Qaeda, sono arrivati al punto che oggi la loro fanteria, cioè al-Qaeda, commette gli stessi crimini che i sionisti hanno perpetrato in Libano e in Palestina“.

Per quanto riguarda l’assassinio di Maya Nasser, corrispondente di Press TV in Siria, Sarafraz ha riferito che Nasser, mesi prima del suo omicidio, “aveva ricevuto numerose minacce di morte, insieme ai suoi colleghi”.

L’amministratore delegato ha affermato che numerose minacce sono state recapitate agli uffici di Press TV e Al-Alam di Damasco negli ultimi mesi, aggiungendo che anche i giornalisti che vi lavorano per le due reti di informazione iraniane erano stati direttamente e ripetutamente minacciati di morte.

Secondo Sarafraz, tali minacce fanno parte degli sforzi occidentali per ostacolare il libero flusso di notizie sugli sviluppi regionali, tra cui gli eventi che stanno accadendo in Siria.

“Ora il nemico cerca di colpire il libero flusso di notizie: chiunque cerchi di esprimere opinioni diverse dalle sue viene intimidito, come parte di una guerra psicologica, con lo scopo di impedire ai giornalisti di fare il loro lavoro in modo efficiente. E se ciò non dovesse riuscire, allora le minacce diventano realtà e il giornalista viene assassinato”. 

Mercoledì 26 settembre, i ribelli hanno attaccato il personale di Press TV nella capitale siriana, uccidendo il corrispondente della rete iraniana in lingua inglese, Maya Nasser, e ferendo il capo dell’ufficio di Damasco di al-Alam TV, Hosein Mortada.

Nasser è stato ucciso da un cecchino, mentre Mortada, di nazionalità libanese, è stato colpito alla schiena. Entrambi stavano seguendo gli sviluppi del doppio attentato che ha colpito la sede dello stato maggiore nella capitale siriana, uccidendo almeno quattro membri delle forze di sicurezza siriane.