Prigionieri palestinesi: gli israeliani li rinchiudono nelle galere e ne addebitano i costi alle famiglie

Gaza. Le autorità carcerarie israeliane hanno chiuso i conti di alcuni prigionieri palestinesi: permettevano loro l’acquisto di generi di prima necessità attraverso il denaro spedito dalle famiglie.
Il conto, noto come "Cantina Money", arriva normalmente nelle carceri dove sono rinchiusi i prigionieri palestinesi senza però che questi li ricevano direttamente: l’amministrazione deduce dalla somma inviata ciò che il detenuto utilizza per comprare i prodotti che gli sono utili.

La decisione di chiudere il "Cantina Money" fa parte della "guerra psicologica" sui detenuti palestinesi.
Nello stesso tempo, le autorità israeliane, come misura punitiva, continuano a imporre alti costi per i prigionieri stessi.

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