Primo Ministro palestinese chiede al CICR di applicare standard sanitari necessari per i prigionieri

Gerusalemme – IMEMC. Martedì, il primo ministro palestinese, Mohammad Shtayyeh, ha chiesto al Comitato Internazionale della Croce Rossa (CICR) di far applicare tutti i necessari standard internazionali di sicurezza e protezione ai 5 mila palestinesi detenuti nelle carceri israeliane.

La richiesta di Shtayyeh è arrivata in risposta all’attuale crisi del Coronavirus che ha colpito molti paesi, tra cui lo stato israeliano e i Territori palestinesi occupati.

Il primo ministro ha esortato il CICR ad applicare tutti gli standard necessari, durante un incontro con il capo della missione del CICR a Gerusalemme, Daniela Dophelar, nel suo ufficio con sede a Ramallah, avvenuto martedì.

“Chiedo al CICR di assumere un ruolo più forte nella città occupata di Gerusalemme Est, che viene trascurata dalle autorità d’occupazione israeliane, impedendo all’Autorità Palestinese (ANP) di fornire tutti i servizi necessari, comprese le cure mediche, per la nostra popolazione palestinese. [Gli israeliani] arrestano i nostri equipaggi di volontari, che forniscono assistenza umanitaria ai residenti palestinesi di Gerusalemme Est”, ha affermato Shtayyeh.

Il premier ha chiarito che alla luce di tale situazione di emergenza, bisognerà prendere tutte le misure preventive necessarie per combattere la diffusione del Coronavirus. Il CICR deve assumersi responsabilità maggiori, in particolare nelle aree al di fuori della giurisdizione dell’Autorità Palestinese, come Gerusalemme Est e le città e cittadine israeliane, dove ci sono decine di migliaia di lavoratori palestinesi.

Le dichiarazioni di Shtayyeh arrivano a seguito della conferma di quattro prigionieri palestinesi positivi per il Coronavirus nella prigione di Megiddo, una delle più grandi strutture di detenzione israeliane per i palestinesi.

Traduzione per InfoPal di F.H.L.