Il processo a Ahed Tamimi proseguirà a porte chiuse

Nazareth – PIC e Agenzie. Il processo dell’attivista palestinese Ahed Tamimi proseguirà a porte chiuse nel tribunale militare israeliano, nonostante le proteste della difesa. E’ quanto ha reso noto lunedì il suo avvocato.

Ahed Tamimi, 17 anni, è stata arrestata il 19 dicembre scorso, dopo aver tentato, il 15 dello stesso mese, di impedire ai soldati israeliani di occupare il tetto della casa di famiglia per attaccare i manifestanti nel villaggio di Nabi Saleh, vicino Ramallah, riuniti per protestare contro la decisione del presidente americano, Donald Trump, su Gerusalemme.

Ahed Tamimi, sua madre e sua cugina sono state arrestate il 19 e il 20 dicembre. Ahed Tamimi è stata accusata il 1° gennaio dalla giustizia militare israeliana di 12 capi d’accusa, legati all’incidente del 15 dicembre ma anche a fatti presunti avvenuti prima, come il lancio di pietre.

Cominciato il 13 febbraio, il processo dell’adolescente avrebbe dovuto proseguire il 21 marzo davanti al tribunale militare israeliano di Ofer, nella Cisgiordania occupata.

“Il tribunale d’appello militare ha respinto l’appello presentato dalla difesa contro un processo a porte chiuse. Un processo pubblico rappresenterebbe il solo mezzo di difesa ed è evidente che altrimenti Ahed Tamimi non potrà avere un processo equo”, ha denunciato il suo avvocato Gaby Lasky, sul suo profilo Twitter.

Traduzione per InfoPal di Chiara Parisi